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sabato 12 maggio 2007

Big Brother Award Italia 2007: nomination ai cattivi della privacy

I finalisti del premio "in negativo", che va a chi danneggia di il diritto alla riservatezza. Ma il pubblico ha già scelto: l'azienda peggiore è Telecom. I vincitori annunciati il 19 maggio



 Big Brother Award Italia 2007 nomination ai cattivi della privacy ROMA - Anche quest'anno il Big Brother Award Italia arriva a "premiare" chi danneggia di più la privacy un riconoscimento non proprio ambito dalle aziende né dai singoli. Il riconoscimento è stato ideato per puntare il dito contro chi viola il diritto alla riservatezza dei cittadini, ora in modo sempre più facile ed esteso grazie alle nuove tecnologie e alle cosiddette iniziative in tutela della "sicurezza". Ed è ormai un appuntamento fisso anche a livello internazionale, visto che si tiene in 12 paesi.

I giurati - la cui identità non viene rivelata fino alla consegna del premio per evitare possibili pressioni - hanno fatto le loro scelte stilando la lista dei candidati per i premi dell'edizione italiana, che sono per il "peggior ente pubblico", "peggior azienda privata", "bocca a stivale", "minaccia da una vita" e "tecnologia più invasiva".

I vincitori saranno annunciati a Firenze il 19 maggio nell'ambito del convegno e-privacy 2007, ma il pubblico ha già fatto la sua scelta: il suo "tapiro"- ma ufficialmente il premio si chiama "Lamento del Popolo" - lo ha assegnato a Telecom Italia. L'azienda è stata scelta indipendentemente dalla giuria in base al numero di nomination negative ricevute dal pubblico, 12 su 50.

Ecco invece i tre candidati più votati per ogni categoria. Come "peggior azienda privata" si piazzano Infostrada, Telecom Italia e Wind. Come "peggior ente pubblico" il comune di Milano, il garante della privacy (ex aequo), il ministero delle Finanze e i monopoli di stato (ex aequo). In lizza nella categoria "Bocca a stivale" ci sono Paolo Gentiloni (ministro delle Telecomunicazioni), Giuseppe Fioroni (ministro della Pubblica Istruzione) e Francesco Rutelli (ministro dei Beni Culturali). Si contendono il titolo di "minaccia da una vita" il governo italiano, il parlamento italiano e il Trusted computing group, mentre nella categoria "tecnologia più invasiva" i finalisti sono Google e la Trusted computing.

Ma c'è anche il rovescio della medaglia, il riconoscimento per "l'eroe della privacy", che si è distinto in positivo: se lo contendono Alessandro Monteleone (dataprotection.it), il dipartimento di scienze giuridiche dell'Università di Trento e Maurizio Turco, deputato della Rosa nel Pugno. L'appuntamento ora è per il 19 maggio, alla premiazione.


Origine: Repubblica

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