Al timone del proprio computer in mare per sfidare Luna Rossa
ha la licenza ufficiale dell'America's Cup. Riproduzioni fedeli e guida per i non esperti
Perché è chiaro che quello di cui stiamo parlando è un gioco, il "Virtual Skipper", il videogame più noto sullo sport della vela giunto alla sua quinta edizione e che quest'anno ha al centro la trentaduesima America's Cup dalla quale ha ottenuto la licenza ufficiale. Non a caso lo si può trovare sui computer all'ingresso di alcune delle grandi postazioni della "cittadella" velica del porto di Valencia.
Allora proviamo a raccontarlo. Intanto la grafica: barche, paesaggi sono ricostruiti con grande cura di particolari. E soprattutto il mare, realistico rispetto alle condizioni meteorologiche, e che cambia a ogni gara. Tutti i 12 team partecipanti, tra cui scegliere il proprio, sono valutati sulla base dei risultati conseguiti fino allo scorso anno rispetto allo scafo, alla navigazione con lo spinnaker, alle vele, all'equipaggio.
E quindi via nella Luis Vuitton al timone di Luna Rossa o di New Zealand. Con tutte le regate dei "Round Robin" fino alle semifinali e alle sfide finali.
Per timonare il giocatore ha bisogno di usare il minimo dei comandi sulla tastiera, mentre con un colpo del mouse può vedere l'immagine del campo di regata da qualunque prospettiva e qualunque distanza, fino a stare sulla barca con l'equipaggio. In compenso sullo schermo viene visualizzata costantemente la posizione del vento rispetto alla barca, una freccia che indica dov'è la boa della prossima virata mentre uno schema del campo di regata dà l'aggiornamento costante della propria posizione e di quella della barca avversaria.
Ma questo è solo una minima parte di quello che il gioco permette. Lo skipper virtuale può scegliere tra vari livelli di difficoltà e di durata della regata. E' chiamato a issare e ammainare le vele (tutte manovre riprodotte fedelmente dall'equipaggio sullo schermo) che saranno regolate dal computer nelle versioni più semplici, sino al simulatore vero e proprio in cui nelle mani del giocatore ci sono tutte le funzioni della barca (e anche la fedele riproduzione di ciò che accade in caso di errori). Lo scopo dichiarato della "Nadeo" che ha sviluppato il gioco (edito dalla Focus e distribuito in Italia dalla Dde) è che questa quinta versione divenga quello che i giochi di simulazione di volo sono stati per gli aerei: di fatto una scuola virtuale dove imparare davvero "come si fa". Si vedrà.
Intanto anche il giocatore assolutamente digiuno di vela viene accompagnato per mano da un programma "tutorial" che portandolo negli specchi di mare più famosi al mondo gli insegna passo passo a governare la barca, riconoscere il vento, saperla indirizzare tra le boe, capire i regolamenti, fino a essere pronto per le regate.
Non solo di Coppa America. Il gioco permette di partecipare anche ad altre competizioni con altri titpi di barche su altri 14 campi di regata fedelmente ricostruiti (da Da Trapani a Marsiglia, da Sidney a Auckland). E, ancora, mette a disposizione il sistema con cui il gioco è stato progettato per realizzare un proprio campo di regata. Infine, per chi si sente pronto, l'America's Cup online: sul sito di Vitual Skipper già migliaia di giocatori si sfidano sui server del gioco.
Questa, in sintesi, la vela virtuale che - assicurano i produttori - intriga anche velisti che nel mare di Valencia si stanno sfidando davvero. E qualche notizia tecnica: il goco si adatta a differenti configurazioni di pc ed è protetto da un sistema "Starfers" anti-pirateria: in sostanza si può giocare senza inserire il dvd, ma il sistema - casualmente - chiede di farlo per andare avanti. E a regata finita un "Media tracker" permette di salvare i replay, tagliarli e montarli aggiungendo testi e musiche, per un film sulla propria regata perfetta. Che si può anche esportare e mandare agli amici. Velisti e no.
Origine: Repubblica
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