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giovedì 10 agosto 2006

Mottola A.D. 1102 L'Assedio



Sorta in una zona già abitata in epoca preistorica, Mottola (TA) acquistò importanza nel Medioevo come fortezza dei Bizantini. Assalita e distrutta dai Normanni nel 1102, fu ricostruita ed eretta in contea da Riccardo d'Altavilla.
In Largo Chiesa sono posti dirimpetto a nord i resti della originaria facciata della Cattedrale, in puro stile romanico pugliese, realizzata - secondo la tradizione - nel 1198, durante la ricostruzione della città dopo la sua distruzione del 1102 per mano del normanno Marcualdo, cancelliere del Principe di Taranto, Boemondo d'Altavilla, da poco partito per la Prima Crociata (secondo alcuni autori la chiesa sarebbe stata riedificata sui resti dell'antica Cattedrale pre-normanna, dedicata a San Giovanni). Sui resti appena visibili della facciata del XII secolo, praticamente semidistrutta da lavori di ristrutturazione della Cattedrale agli inizi del XVIII secolo, campeggia un bellissimo rosone finemente decorato, opera dello scultore Domenico da Martina, datato 1379, raffigurante al centro l' Agnus Dei. Il santo patrono di Mottola è l'arcivescovo di Canterbury, Tommaso Becket (1118-1170), che, per aver difeso la Chiesa dalle ingerenze del sovrano, fu fatto assassinare nella stessa cattedrale. Il culto locale verso S. Tommaso affonda le radici nel tempo delle crociate. Probabilmente ad opera di soldati inglesi in viaggio verso la Terra Santa. "La tradizione locale - si legge nel libro "Santi di casa nostra" di Lino Angiuli - fa risalire l'origine cultuale all'episodio storico avvenuto nel 1102, quando Mottola, assediata e devastata dai Tarantini, perse il Vescovo Alimberto, il quale, mentre cercava la mediazione tra vincitori e vinti, venne ucciso da una freccia nemica. Con la successiva ricostruzione di Mottola, si scelse come patrono S. Tommaso, la cui figura ricordava la morte del Vescovo cittadino". Nato da una famiglia di mercanti di origine normanna, Tommaso fu avviato dai genitori alla carriera ecclesiastica. Compì gli studi prima a Londra e successivamente a Parigi. Rientrato in Inghilterra, lavorò per tre anni come impiegato e revisore dei conti a Londra. All'età di venticinque anni passò come chierico al servizio dell'arcivescovo di Canterbury. Si recò varie volte a Roma e fu inviato a Bologna per studiare diritto. All'età di 36 anni, re Enrico II lo nominò cancelliere e obbedì fedelmente alla politica della corona, imponendo un severo regime fiscale al patrimonio della Chiesa. Diventato arcivescovo di Canterbury, all'età di 44 anni, non esitò, invece, a farsi paladino altrettanto intransigente dei privilegi ecclesiastici, tanto da rifiutare le Costituzioni di Clarendon, che Enrico II fece emanare per sopprimere numerosi diritti della Chiesa. Fra re e arcivescovo nacque una feroce disputa, che portò prima all'esilio di Tommaso e poi all'assassinio, avvenuto il 29 dicembre del 1170 nella cattedrale di Canterbury da quattro uomini fedeli al sovrano, ma che probabilmente agirono di propria iniziativa. Papa Alessandro III lo canonizzò nel 1173, e fu talmente venerato dalla popolazione, che la cattedrale di Canterbury diventò uno dei Santuari più frequentati d'Europa. Lo stesso Enrico II si recò in pellegrinaggio penitenziale. Martedì 8 agosto 2006, alle ore 10 a Taranto, è stata presentata alla stampa la rievocazione: Mottola A.D. 1102" L'Assedio", dal martirio del vescovo Alimberto all'assassinio nella cattedrale di San Tommaso Becket. Sono intervenuti, tra gli altri: Antonio Minelli, regista dell'evento, Maurizio Calì dell'Associazione Culturale Italia Medievale, consulenza storica e il prof. Giuseppe Ligato, studioso di storia delle crociate, membro della Società Storica Lombarda e della Society for the Study of the Crusaders and the Latin East. Venerdì 11 agosto 2006, alle ore 20,30, avrà inizio a Mottola la grande rievocazione storica dell'assedio e della distruzione di Mottola da parte delle milizie Normanne di Marualdo. L’evento vedrà un grande coinvolgimento del territorio di Mottola con un corteo rievocativo della storia, al quale si unirà una rappresentanza del Corteo Storico di San Nicola (Città di Bari) per sottolineare l’apertura religiosa che la nostra regione ha dimostrato nel corso dei secoli. Sarà anche presente una rappresentanza del Corteo Storico di Alberobello (Città di Alberobello) che rappresenta non solo l’antico legame popolare ma anche la tradizionale ospitalità che pervade la nostra cultura. L’assedio sarà ricostruito grazie alla partecipazione del gruppo ionico dei Cavalieri de li Terre Tarentine, a loro si uniranno i Cavalieri della Disfida di Barletta e i normanni del gruppo Stratos di Bari. Apriranno il corteo gli Sbandieratori di Carovigno rione Lama. La consulenza storica è dell' Associazione Culturale Italia Medievale.

Per maggiori informazioni:
www.assassinionellacattedrale.net

1 commento:

  1. sono andata nel 2004 alla cena medioevale a mottola svoltasi all'aperto' è stata sensazionale sia come ambiente coreografico e in special modo la cena era qualcosa di particolarmente studiata nei minimi particolari sia nel presentare i piatti che nel sapore,mi dispiace che invece questa edizione non si sia svolta nello stesso ambiente, e se posso dirlo la cena comunque buona non era all'altezza del 2004

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