Il titolo dell’articolo 'Il Meridione sale sul Superjet" ha sorpreso non poco chi segue gli sviluppi del programma perchè in questi giorni nelle aziende del settore circola invece con insistenza l’indiscrezione che Finmeccanica e la controllata Alenia Aeronautica avrebbero deciso di localizzare a Venezia la società JVCo .
Si tratta di una azienda mista italo russa a maggioranza italiana che si occuperà nei prossimi anni della commercializzazione e della consegna ai clienti occidentali del velivolo SuperJet 100, analogamente a quello che fa ATR a Tolosa.
Il Superjet 100 è il più importante programma industriale russo nell’aeronautica civile ed ha certamente una valenza strategica anche per l’industria italiana con una produzione prevista di 1200 velivoli nei prossimi venti anni.
Lo sviluppo del programma prevede oltre un miliardo di euro d’investimenti e l’impresa italiana parteciperà con 450 milioni di euro mentre il nostro governo coprirà con una ulteriore quota di finanziamento l’impegno assunto con quello russo di sostenere il programma.
L’aereo sarà prodotto nelle fabbriche di Novosibirsk e Komsomolsk e c’è la possibilità che se saranno progettate nuove versioni del velivolo con le ali in materiale composito per queste produzioni un nuovo impianto industriale sarà realizzato sempre in Russia.
I Democratici di Sinistra di Alenia Aeronautica in un convegno pubblico a marzo a Napoli con la partecipazione di parlamentari campani e di amministratori regionali, hanno sostenuto con convincenti motivazioni la candidatura dell’area campana per l’insediamento delle attività della JVCo.
L'indicazione partiva dalla considerazione che Alenia Aeronautica in questa regione ha il Centro d’eccellenza per i velivoli regionali.
Gli impianti di Pomigliano d’Arco, con l’apporto di decine di PMI, sono quelli che producono da venticinque anni l'aereo turboelica regionale ATR.
Il successo di questo velivolo italo francese è il risultato della professionalità e della competenza delle maestranze dei siti campani, i cui tecnici sono gli stessi che stanno lavorando da mesi con i russi sul programma Superjet100.
La tempistica del programma, che prevede l’inizio delle consegne in Occidente tra 4-5 anni, sarebbe compatibile anche con la localizzazione degli impianti per un 'Delivery Center' presso gli aeroporti campani di Capodichino oppure di Grazzanise.
Tuttavia altre logiche stanno condizionando le scelte del management di Finmeccanica e di Alenia Aeronautica che nel delicato bilancino con il quale gestiscono la distribuzione del lavoro, sembra che privilegino i siti campani prevalentemente per le attività manifatturiere.
Le nuove opportunità di sviluppo per gli impianti industriali campani sono ipotizzabili dalla partecipazione di Alenia Aeronautica al programma Airbus A350xwb e dall’acquisizione dell’esercito e aviazione americana del velivolo italiano C27j.
Anche se si aspettano notizie positive dagli USA per il velivolo da trasporto militare, per la partecipazione al programma europeo invece la quota che acquisirà l’industria italiana pare significativamente ridimensionata rispetto a quella prospettata dal management nei mesi scorsi alle autorità regionali e al sindacato.
La comunità aeronautica e le PMI campane si aspettano molto dalle scelte industriali di Alenia Aeronautica per consolidarsi e crescere anche qualitativamente.
Dopo la vicenda degli impianti per il B787 a Grottaglie anche le istituzioni regionali in questi anni hanno speso molta credibilità sui progetti industriali dell’azienda di Finmeccanica.
Il mercato aeronautico nel mondo attraversa una lunga e straordinaria congiuntura positiva che consente oggi e non domani di progettare il futuro, auguriamoci che per le regioni meridionali questa opportunità si trasformi in una occasione di sviluppo importante del tessuto industriale..
Antonio Ferrara Coordinamento Nazionale Aerospazio dei Democratici di Sinistra -



Nessun commento:
Posta un commento