TIMELINE: FESTIVAL DELLA STORIA
Bilancio positivo della seconda edizione: a pubblico e studenti piace l'appuntamento con la storia
Si conclude con grande soddisfazione per la numerosa partecipazione degli studenti e di pubblico in generale, la seconda edizione di Timeline: festival della storia di Arezzo, organizzato dall'Assessorato alla Cultura della Provincia in collaborazione con la Biblioteca Città di Arezzo, la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Arezzo, la Rete Teratrale Aretina e la Comunità montana del Casentino Cred-Mediateca, che quest'anno ha avuto come tema principale quello delle dis-uguaglianze intese nel senso economico, geografico, di genere e di generazione.
Il successo dello scorso anno si conferma anche nell'edizione 2007. C'è bisogno di storia e di interrogarsi sugli avvenimenti del presente andando alle radici dei problemi, questa è stata fin dall'inizio l'idea su cui è nato il festival della storia di Arezzo con l'obiettivo di suggerire e stimolare riflessioni e dibattiti.
"La storia è come una bussola che ci permette di navigare nel mare aperto della contemporaneità.– afferma l'Assessore Emaunuela Caroti organizzatrice del festival - Senza Storia la società non sa neanche immaginare il futuro ed è quindi importante la partecipazione al Festival delle scuole e di moltissimi giovani (circa un migliaio nei tre giorni), che hanno la possibilità di confrontarsi con i migliori studiosi provenienti dalle Università di tutta Italia"
L'Amministrazione Prov.le con questo Festival ha anche voluto stabilire una nuova relazione tra politica e cultura. "Una politica che cerca di valorizzare – ha concluso l'Assessore Caroti - in modo intellettualmente onesto le migliori energie culturali (accademiche, letterarie e artistiche), ponendole al servizio della società".
Il Festival è iniziato giovedì 27 settembre sotto un sole splendente presso il palco allestito dalla Provincia di Arezzo in Piazza Risorgimento alla presenza di circa 300 studenti delle scuole superiori della provincia aretina e dei tanti passanti che si sono fermati ad assistere alla discussione sul tema della storia e della globalizzazione. Sul palco erano presenti i Prof. Enrico Stumpo, Franco Cazzola e Giovanni Gozzini. Il pomeriggio, causa pioggia, il Festival si è trasferito nella sala della Borsa Merci insieme ai famosi scrittori Paolo Nori e Domenico Stranone, che hanno dato vita ad un dialogo esilarante sulla storia e la letteratura. Il venerdì la palestra dell'Itis "G. Galilei" è stata il teatro della discussione con Stefano Cavazza e Chiara Ottaviano sul tema, coordinato dal Presidente della Ong Ucodep, Francesco Petrelli, dei consumi di genere e di generazione. Il pomeriggio, invece, il giornalista di Radio Rai 3 Michele De Mieri, Stefano Rodotà, Linda Giuva e Michele Ainis hanno parlato e discusso sui nuovi diritti delle cittadinanze toccando temi difficili e di grande attualità quali il diritto di scegliere della vita e della morte propria e degli altri, dei diritti dei disabili e dei doveri di tutti noi verso il prossimo.
Sabato 29, in Piazza Risorgimento, l'incontro tra i 250 studenti presenti e tre storici e fotografi della guerra come Luigi Tomassini, Giovanni Fiorentino e Adolfo Mignemi. Gran finale il sabato pomeriggio sempre in piazza con un partecipato dibattito sulle dis-uguaglianze tra palestinesi e israeliani alla presenza dello storico Nicola Labanca e il caporedattore cultura dell'espresso Wlodlek Goldkorn.
Il Festival della Storia però non prevedeva impegni solo durante la giornata, ma anche la sera con degli spettacoli di alto livello come quello di giovedì sera una serata di musica, intensa e a tratti commovente, con Gianmaria Testa e la partecipazione speciale dello scrittore Erri De Luca che ha letto e cantato insieme al cantautore alcune sue poesie. Venerdì sera la proiezione del film "Il vento fa il suo giro" alla presenza del giovane produttore, Simone Bachini, e dell'attore principale Thierry Toscan. Gran finale, poi, sabato con la bravissima Lella Costa nel suo spettacolo Alice, una meraviglia di paese: un monologo denso, brillante e struggente che racconta delle tante dis-ugaglianze presenti nel mondo.
Il bilancio positivo con cui si va ad archiviare anche questa seconda edizione di Timeline, alimenta senza dubbio la voglia di mettersi al lavoro al più presto per l'edizione 2008, perché siamo certi che il festival della storia di Arezzo può ambire a ritagliarsi il suo spazio e aggiungersi a quei festival che in Italia, in questi ultimi anni, portando la cultura nelle piazze, tra la gente, stanno diventando gli appuntamenti estivi più affollati.
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