08/04/08 - FederBio, l'organizzazione unitaria dell'agricoltura biologica e biodinamica italiane, sostiene la mobilitazione degli apicoltori per chiedere ai Ministeri competenti provvedimenti immediati e concreti contro lo spopolamento degli alveari in alcune zone ad agricoltura intensiva.
"Aderiamo con convinzione alla mobilitazione promossa da UNAAPI e Legambiente dato che la produzione di miele da apicoltura biologica è un comparto per noi rilevante e il biologico rappresenta un modello di agricoltura che da sempre si è fatta carico della compatibilità ambientale e della tutela della biodiversità" afferma il Presidente di FederBio Paolo Carnemolla.
"Non è ammissibile che per interessi di natura commerciale dell'industria chimica si metta a rischio non solo un intero comparto economico ma un patrimonio naturale indispensabile per tutta l'agricoltura italiana. Le alternative ai prodotti chimici di sintesi ci sono, che i Ministeri adottino la massima precauzione per far cessare immediatamente questo disastro" ha concluso Carnemolla.
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I ricercatori tedeschi hanno compreso uno dei processi iniziali dell'attacco: i batteri colonizzano l'intestino delle larve e si nutrono del cibo ingerito dall'insetto. Un gruppo di scienziati tedeschi ha scoperto un nuovo meccanismo di diffusione dell’infezione della più fatale delle malattie delle api, la peste americana (Abf, American foulbrood). L’Abf è l’unica malattia infettiva che può uccidere intere colonie di api: ogni anno questa terribile infezione è la causa di ingenti perdite economiche tra gli allevatori di api di tutto il mondo e l’unica misura di controllo è distruggere l’alveare infetto. In un contributo pubblicato su Enviromental Microbiology, Elke Genersch dell'Institute for Bee Research (Berlino, Germania) e colleghi spiegano di aver scoperto come l’Abf si diffonde. Il batterio Panebacillus larvae, responsabile della malattia, colonizza l’intestino delle larve di ape, moltiplicandosi all’interno e sopravvivendo grazie al cibo ingerito dagli insetti. Quando non arriva più il nutrimento, i batteri invadono gli organi vitali delle larve, uccidendole. Questa scoperta rappresenta una svolta radicale nel campo delle patologie delle api. Prima, infatti, si riteneva che la sede di proliferazione dei batteri fossero gli organi vitali della larva e non che la moltiplicazione dei batteri avvenisse all’interno dell’apparato digerente. “Adesso che abbiamo scoperto come si diffonde la malattia, possiamo cominciare a cercare il modo di impedire la propagazione dell’infezione”, sostiene il Professor Genersch. La comprensione delle interazioni degli agenti patogeni è infatti alla base dello sviluppo di effettive misure di cura e controllo delle malattie. (e.r.)
RispondiElimina(Fonte:http://www.galileonet.it/news/9932/dove-comincia-linfezione)