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sabato 7 febbraio 2009

PASSANTE DI MESTRE: WWF E ITALIA NOSTRA: BENE L'ACCORDO PER RIDURRE GLI IMPATTI, chiediamo garanzie sui futuri impegni

WWF E ITALIA NOSTRA

BENE L'ACCORDO PER RIDURRE GLI IMPATTI DEL

PASSANTE DI MESTRE

"CHIEDIAMO GARANZIE ISTITUZIONALI SUI FUTURI IMPEGNI DI CAV"

"E' un bene, che rispetto ad una soluzione altamente impattante come quella del passante largo di Mestre si sia arrivati ad una concertazione con le popolazioni e gli enti locali che porta ad intervenire, al momento, con mitigazioni su sette aree particolarmente critiche dal punto di vista ambientale, territoriale e urbanistico (con 20 milioni di euro di investimenti) e, in futuro, impegna la concessionaria CAV a inserire all'interno del proprio Piano industriale gli interventi attuabili – in termini tecnici ed economici – del C.D. "passante verde" che interessa l'intero percorso.

Le associazioni ambientaliste hanno sempre condiviso la necessità di prevedere un intervento sul Nodo di Mestre assediato da un traffico che sulla tangenziale toccava punte di 170 mila autoveicoli al giorno (40 mila dei quali pesanti), anche se hanno sin dall'inizio sostenuto che la soluzione del "passante largo" avesse impatti maggiori sulla aree agricole sul consumo di suolo e sul delicato assetto idrogeologico dell'area della Laguna Veneta, preferendo a questa la soluzione della "Linea dei Bivi" a 4 corsie (ipotesi sostenuta dalla Provincia e dal Comune di Venezia sino al 2000), che utilizzava il vecchio sedime ferroviario.

Le associazioni riconoscono che a fronte della soluzione data, che ha portato a realizzare una impattante bretella di 32 chilometri, il percorso di concertazione promosso dal Commissario delegato, su pressione dei comitati locali e delle Associazioni ambientaliste, sia senza dubbio un precedente interessante e positivo purché siano certe tecnicamente ed economicamente le mitigazioni ed i loro tempi di realizzazione.

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