DAL GRANO AL PETROLIO, I PREZZI ALLA PRODUZIONE CALANO, PERCHE' NON DIMINUISCONO ANCHE I PREZZI AL CONSUMO?
I prezzi alla produzione continuano la loro vertiginosa discesa. Rispetto a gennaio 2008, il prezzo del grano è calato di ben il 60%, passando da 0,48 Euro a 0,19 Euro al kg.
Il petrolio, è oggi a quota 38 dollari al barile, mentre, solo tre settimane fa, era quotato oltre i 42 dollari al barile.
Lo stesso vale anche per numerosissimi altri prodotti alimentari, a partire dalla carne.
Ci chiediamo perché i consumatori continuano a pagare a caro prezzo la loro spesa alimentare?
Continuando così le famiglie italiane si trascineranno dietro, anche per il 2009, un maggior costo per l'alimentazione di ben 564 Euro all'anno.
I dati registrano prezzi sempre elevati per i prodotti fondamentali quali pane, pasta, latte e, per altri, ad esempio la carne, addirittura prezzi in salita!
Clamoroso è il caso del prezzo della carne di pollo, che, già aveva registrato un aumento del 12% (gannaio08/novembre2007) e che oggi, rispetto a gennaio 2008, è venduto con un aumento del 18%.
Un fatto è certo, dalla benzina, alla pasta, nessuno tra i prezzi al consumo si adegua alla discesa dei prezzi di produzione e, coerentemente con le regole di mercato, alla forte contrazione dei consumi.
Le famiglie, a causa di ciò, hanno pesanti ripercussioni. Facendo l'esempio di una famiglia che consuma, in media, 1 Kg di pane al giorno, si ha una spesa annua complessiva maggiorata di 270 Euro. Per lo stesso consumo di pasta, una famiglia spenderà 146 Euro in più l'anno. Per quanto riguarda il latte, invece,per un consumo medio di 1 litro al giorno, la spesa risulterà più elevata di 62 Euro l'anno.
Tutto ciò dimostra l'esistenza di una grave speculazione dell'intera filiera, sulla quale bisogna porre la parola fine.
A tale proposito torniamo a ribadire la necessità di un immediato tavolo di concertazione con tutte le parti sociali che definisca una moratoria, almeno per tutto il 2009, su prezzi e tariffe e, soprattutto, una forte riduzione dei prezzi dei prodotti di largo consumo, di almeno il 20%.
Napoli, 21/02/09
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