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sabato 25 settembre 2010

Gianfranco Fini - Il caso Montecarlo (25.09.10)

Gianfranco Fini - Il caso Montecarlo. "Da qualche tempo lo spettacolo offerto dalla politica è semplicemente deprimente. Non si parla dei tanti problemi degli italiani, ma della furibonda lotta interna al centrodestra". Così Gianfranco Fini esordisce nel video pubblicato su Youtube in cui affronta la vicenda della casa di Montecarlo venduta da An per 300mila euro a delle società off shore e finita in affitto a Giancarlo Tulliani, fratello della sua compagna Elisabetta.


METODO BOFFO. Fini inizia dalla sua estromissione dal Pdl: "Sono stato espulso dal Pdl, con accuse ridicole, come quella di essere in combutta con le procure per far cadere il governo. Da allora è partita una campagna diffamatoria nei miei confronti. A qualcuno, evidentemente, dà fastidio che la destra parli dei problemi degli italiani e non di quelli personali di qualcuno. Si auspicava il metodo Boffo nei miei confronti, qualcuno dalle colonne del giornale della famiglia Berlusconi mi invitava a 'rientrare nei ranghi'. Mai nella mia vita politica ho ricevuto un avviso di garanzia o sono stato coinvolto in procedimenti giudiziari".

IL VALORE DELLA CASA ERA CONGRUO. E qui l'ex leader di An entra nella vicenda Montecarlo: "So di dovere agli italiani la massima trasparenza a riguardo. -- dice -- An nel tempo ha ereditato una serie di immobili, nel 1999 quello di Montecarlo, che non è una reggia, ma cinquanta metri quadrati del valore di circa 230mila euro, del tutto inutilizzabile per l'attività del partito. Nel luglio 2008 è stata venduta ad una società off shore segnalatami da Giancarlo Tulliani. Vendita curata da un galantuomo qual è il senatore Pontone. Il prezzo di 300mila è stato ritenuto adeguato perché superava del 30% il valore della società immobiliare monegasca che amministra il condominio. Si poteva spuntare un prezzo più alto? Possibile. La Procura ha aperto un'inchiesta, dopo la denuncia di alcuni ex membri di An, contro ignoti. Quindi, attendo con fiducia l'esito delle indagini".

Il video di Fini

"HO CHIESTO A MIO COGNATO DI LASCIARE LA CASA". A questo punto, Fini chiama in causa il cognato: "Quando ho saputo che in quella casa viveva in affitto Giancarlo Tulliani, il fatto mi ha provocato un'arrabbiatura a dir poco colossale, pur venendo a conoscenza che aveva provveduto lui stesso alle spese di ristrutturazione. Non potevo costringerlo ad andarsene ma gliel'ho chiesto, e spero che lo faccia, anche per restituire serenità alla mia famiglia. Perché venduta ad una società off shore? Perché è una prassi a Montecarlo. Personalmente, non ho né denaro, né barche, né ville intestate ad off shore, a differenza di altri che usano tali mezzi per tutelare il proprio patrimonio". "Ho sbagliato?", si chiede Fini, che confessa: "Col senno di poi devo sicuramente rimproverarmi una certa ingenuità". Tuttavia, sottolinea: In questa vicenda non c'è reato, né appalti e tangenti, né concussione o corruzione, non c'entrano il patrimonio pubblico o il denaro dei contribuenti". . .... (25.09.10)

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