Una prova di coraggio giocando con il fuoco, una bravata che un ragazzo di diciannove anni si ricorderà probabilmente per tutta la vita con una lingua cicatrice sul braccio. Un gioco pericoloso che si svolgeva in un bar di Pesaro al quale la questura della città marchigiana ha revocato la licenza. Il tutto è iniziato quando la vittima è stata ricoverata al pronto soccorso con ustioni di primo e secondo grado.
Interrogato dalla polizia ha ammesso che si era ferito durante una sorta di gioco che si svolgeva abitualmente nel locale: il barista spruzzava con del nebulizzatore un liquido infiammabile sulle braccia degli avventori per poi dargli fuoco. Il tutto ripreso, "ovviamente", dagli immancabili telefonini. Tra i partecipanti a questo pericoloso gioco ci sarebbe stato anche un minorenne.
Nel revocare la licenza al locale il questore ha stigmatizzato il comportamento del gestore del pubblico esercizio, tra i cui compiti dovrebbero essere anche quelli di tutelare la sicurezza dei giovani e dei giovanissimi, che spesso non si rendono conto della gravità di taluni comportamenti. Certi gesti, ha proseguito il questore, più che di coraggio sono da considerarsi dimostrazioni di immaturità e superficialità che talora possono portare a gravissime conseguenze. (02.09.10)
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