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giovedì 14 ottobre 2010

Concorsi a Premi

Recentemente è stato rilevato un inasprirsi delle procedure di controllo e verifica nell’organizzazione dei Concorsi a Premi da parte del Ministero dello Sviluppo Economico a danno delle Aziende.

Ritengo detta misura assolutamente corretta in particolare se finalizzata ad un proattivo controllo sull’operato delle aziende promotrici, in difesa dei diritti dei cittadini italiani, fermo restando, anche in questo caso, l’esistenza di una procedura burocratica in Italia difforme dallo standard presente in altre nazioni industrializzate o almeno nella Comunità Europea.

Si sente sempre più spesso parlare di mondo globalizzato, di abbattimento dei confini fisici ma dal punto di vista delle leggi e dei regolamenti l’Italia continua ad essere la sistematica eccezione rispetto alle altre nazioni, cosa difficile da far capire alle aziende multinazionali interessate ad operare nel territorio italiano.

In detto contesto si inserisce inoltre il sospetto che, all’interno del Ministero dello Sviluppo Economico, si sia deciso di voler far cassa, evitando la creazione di nuove tasse, utilizzando le procedure relative ai concorsi per contestare e multare le aziende utilizzando pretesti o supposizioni, spesso senza fondamento, che nel contesto italiano creano solo lungaggini infinite a danno delle aziende e quindi dello sviluppo economico del paese.

Sicuramente il periodo di vacatio nella nomina del nuovo Ministro da parte del governo Berlusconi, non ha giovato, anche in questo particolare settore, creando quindi degli inevitabili malumori tra le aziende solite ad utilizzare le procedure dei concorsi per fini di sviluppo commerciale e di Marketing.

In data 26 luglio 2010 è stato inoltre pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, il Decreto interdirigenziale del 5 luglio 2010 che inserisci ulteriori cambiamenti normativi, di comunicazione dei Concorsi a Premio al Ministero dello Sviluppo Economico creando ulteriore confusione sulla materia.

Anche le stesse multe, per errori o presunti tali nelle procedure burocratiche documentali a carico delle aziende sono aumentate da Euro 2.500,00 a 50.000,00 con un incremento del 2.000%, ma è ammessa tutela giurisdizionale dinanzi al TAR o al Capo dello Stato rispettivamente entro 60 e 120 giorni dalla notifica. (praticamente impossibile!!!!)

E’ stata creata una nuova macchina mangia soldi, per le imprese italiane e per richiesta di informazioni ci si può rivolgere al: Numero VERDE 800-300103 (H 9.30-12.30 attivo Lunedì, Mercoledì e Venerdì).

Una domanda: Ma perché non lavorano 8 ore al giorno come tutti gli Italiani?

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