Molti ragazzi vivono il periodo della ricerca del primo impiego con ansia e paura: pochi di loro hanno già le idee chiare su cosa faranno “da grandi”. Si comincia sempre un po' a caso, inviando curricula in giro ed aspettando la fatidica prima chiamata per un colloquio. Molte volte, però, la telefonata non arriva prima di mesi, e spesso non arriva affatto, perché il tipo di laurea scelto non è abbastanza appetibile per il mercato del lavoro.
Sono le lauree umanistiche, in genere, a creare le maggiori difficoltà: un laureato in Lettere, Filosofia o Scienze Sociali è spesso visto come una risorsa poco competitiva, una specie di “topo da biblioteca” poco adatto alla vita in azienda. E questo è un vero peccato, perché i laureati in materie umanistiche sono in possesso di un'apertura e di un'elasticità mentale che pochi altri hanno. Ecco perché, nel loro caso, è ancora più importante acquisire un titolo in più con il quale dare un taglio specialistico al curriculum.
Laurea umanistica: quali possibilità di carriera?
Se si escludono l'insegnamento, la carriera universitaria e l'impiego presso biblioteche o archivi, non ci sono sbocchi professionali immediati per un laureato in materie umanistiche. Con un corso di specializzazione, però, si può accedere ad almeno due percorsi lavorativi che sembrano creati ad hoc per chi ha quel tipo di laurea.Il primo è il campo della consulenza del lavoro: sebbene questo campo sia di solito intrapreso da laureati in materie giuridiche o economiche, anche un laureato in Lettere può accedervi. L'importante è che acquisisca gli skill necessari attraverso un Master Consulenti del Lavoro che gli dia le nozioni base di tipo giuridico, legislativo, economico. Il consulente del lavoro è una figura molto importante: conosce la normativa del lavoro, sa destreggiarsi nella giungla contrattuale, può affiancare sia liberi professionisti che manager d'azienda nella risoluzione delle problematiche di natura giuridica legate ai rapporti di lavoro.
L'altro campo in cui i laureati in materie umanistiche sono ben visti è quello delle Risorse Umane. L'area delle risorse umane è la parte dell'azienda che si occupa di gestire le relazioni con i dipendenti, scegliere le risorse attraverso il recruitment (colloquio e selezione), ammortizzare e gestire licenziamenti, CIG e pensionamenti. Con un insieme così vasto e delicato di funzioni, l'esperto di Risorse Umane è una figura chiave in azienda, ma può anche lavorare come libero professionista da esterno. In entrambi i casi, occorre essere in pieno possesso di un insieme di competenze/conoscenze legate a contratti, leggi, management, ma anche alla psicologia ed alla gestione della relazione. Si può inoltre optare sia per una specializzazione in un campo circoscritto (ad esempio quello dei colloqui con un Master in selezione personale) che per un profilo più completo che includa anche aspetti legati alla direzione e alla gestione del personale.
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