Nell'ottica di tutela dei consumatori e degli utenti di internet, Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", porta all'attenzione del pubblico un ulteriore attacco alla sicurezza della rete di rilevanti proporzioni che, al momento, è sfuggito ai media italiani.
L'ultimo video che circola sul colosso statunitense della rete Facebook, con cosiddetti contenuti pornografici, è riuscito a infettare 110.000 utenti ed avrebbero apparentemente diffuso malware che inficiano le operazioni sui computer infetti e potrebbero fornire agli intrusi l'accesso ad informazioni private..
Ha dare l'allarme sulla sicurezza il blog Threatpost, che ha analizzato le prestazioni del virus nel social network e ha dato il numero dei dati infetti. Il virus sarebbe collegato al Profilo di un amico su Facebook per essere visibile per un numero limitato di persone.
In esso si può vedere una scena porno pubblicata su Youtube, già pubblicata da un altro sospetto. Tuttavia, la scena non si vede. Quando l'utente tenta di visualizzare il video, può solo guardare alcuni secondi finché non viene visualizzato un messaggio. I Paesi più colpiti sono la Francia, la Gran Bretagna, Italia e la Romania. Gli autori dell'attentato non sono noti, ma sono chiaramente finanziariamente motivati e hanno i loro servizi offerti ad altri attori.
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