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martedì 1 marzo 2016

Ai Millennials piace la Responsabilità Sociale d’impresa. Il 66% di loro è più propenso ad investire in aziende responsabili e il 92% acquista più volentieri da imprese sostenibili


Il Salone della Csr e dell’innovazione sociale, giunto alla 4a edizione, fa il punto sui principali driver di sviluppo per le imprese: cambiamento coesione competitività.

Appuntamento il 4 e 5 Ottobre 2016 all’università Bocconi Di Milano.



Milano, 1 marzo 2016 - Un consumatore su due a livello mondiale è disposto a pagare un prezzo più alto per prodotti e servizi di aziende che si impegnano per il rispetto dell’ambiente e hanno un rapporto corretto e costruttivo verso la società[1]. Quattro persone su cinque ritengono che lo sviluppo della Corporate Social Responsibility possa avere un impatto significativo per la sostenibilità dell’economia europea[2]

Dati che hanno un’immediata ricaduta sul mondo delle imprese: come, per esempio, l’inserimento in azienda del CSR manager, figura professionale presente nell’80% delle società quotate[3]

Ma la vera novità è che i comportamenti etici e socialmente responsabili sono premiati soprattutto dai giovani: il 66% dei Millennials (i nati fra il 1980 e il 2000) è più propenso ad investire in un’impresa nota per il suo programma di CSR, mentre solo il 48% degli over 35 è dello stesso avviso. 

E ben il 92% dei Millennials è più incline ad acquistare prodotti e servizi da una società etica[4]. Per i giovani sostenibilità significa non solo salvaguardare le risorse del Pianeta ma creare prodotti e servizi innovativi che hanno ricadute positive sulla comunità.
Al Salone della CSR e dell’innovazione sociale 2016 si parla di Cambiamento Coesione Competitività come driver di sviluppo per le imprese

Archiviata l’edizione 2015 con un importante successo di pubblico - 4 mila visitatori nella due giorni milanese, oltre 110 organizzazioni partecipanti, 100 mila visite al sito www.csreinnovazionesociale.it e 2.266 tweet con hashtag #CSRIS15 in una settimana – il Salone torna all’Università Bocconi il 4 e 5 ottobre 2016.

“Il tema scelto per la quarta edizione - dichiara Rossella Sobrero, del Gruppo Promotore del Salone - poggia su tre parole chiave: Cambiamento Coesione Competitività. La capacità di innovarsi è il requisito fondamentale per rispondere alle richieste di una società in rapida trasformazione. Ma è necessaria anche un’attenzione nuova alle relazioni: non c’è sviluppo senza collaborazione, contaminazione, comportamenti inclusivi. La competitività diventa quindi il risultato di un nuovo modo di “fare impresa”. Al Salone metteremo in luce alcune delle iniziative che tante organizzazioni stanno realizzando per affrontare meglio le sfide di un mercato sempre più complesso”.

Diverse organizzazioni hanno già aderito al Salone 2016, fra le quali Autogrill, AXA Italia, Banca Mediolanum, Barilla, CiAl - Consorzio Imballaggi Alluminio, Credito Valtellinese, CWS-Boco, Doxa Marketing Advice, Etica Sgr, Ferrovie dello Stato, Fondazione Pubblicità Progresso, Generale Conserve – Asdomar, HUMANA People to people Italia, Leroy Merlin, Nexive, Unipol.

L’edizione di quest’anno si caratterizza, oltre per la qualità degli appuntamenti in calendario, anche per una sempre maggiore interattività del pubblico con organizzazioni ed esperti. 

Fra le novità dell’edizione di quest’anno anche il volume dedicato al Salone: realizzato con la casa editrice EGEA conterrà le riflessioni del Comitato Scientifico (27 docenti che insegnano nelle maggiori Università italiane), gli approfondimenti di esperti internazionali sul futuro della sostenibilità, dialoghi e interviste con alcune delle organizzazioni che partecipano all’edizione 2016.

Le Cinque tappe del Salone attraverso tutta l’Italia
Da marzo a maggio saranno cinque le tappe di avvicinamento all’evento nazionale di Milano: le prime due saranno Genova il 18 marzo a Palazzo della Meridiana e  Portogruaro (Venezia) il 22 marzo al Campus Universitario di Ca’ Foscari. Seguiranno Bologna, Università degli Studi, il 12 e 13 aprile; Salerno, Università degli Studi, il 27 aprile; e Roma, Università LUISS Guido Carli, il 12 maggio.


Il Salone della CSR e dell’innovazione sociale è promosso da Università Bocconi, Unioncamere, CSR Manager Network, Alleanza delle Cooperative Italiane, Fondazione Sodalitas, Koinètica.
Il Salone è un evento sostenibile certificato ISO 20121. Un risultato reso possibile anche grazie alle certificazioni ambientali 100% energia pulita e 100% CO2 free (Multiutility) e alla compensazione delle emissioni del sito (ReteClima).


www.csreinnovazionesociale.it
www.facebook.com/SaloneCSReInnovazioneSociale
twitter.com/CSRIS_it
per mention: @CSRIS_it – hashtag: #CSRIS16






APPROFONDIMENTO SU CSR E MILLENNIALS
Indagine Aflac – Lightspeed GMI condotta negli USA su un campione di 6 mila persone, estate 2015.
Investimenti e consumatori
·         Il 69% dei consumatori è propenso ad acquistare azioni di una società nota per i suoi standard etici.

·         Il 69% dei consumatori con bambini pensa di investire in una società nota per il suo programma di responsabilità sociale, mentre solo il 40% dei consumatori senza figli è dello stesso avviso.
·        Il 66% dei Millennials è più propenso ad investire in una società nota per il suo programma di CSR, mentre solo il 48% degli over 35 anni è dello stesso avviso.
Intenzioni d’acquisto
·         Il 79 % dei consumatori ritiene che le aziende che rimangono fedeli alla loro etica e ai loro valori possano ottenere migliori risultati rispetto ai competitor. La pensa allo stesso modo l’’82% dei Millennials.
·         L’81% dei consumatori è più propenso ad acquistare da società che sono attive in iniziative filantropiche.
·         Il 92% dei Millennials è più incline ad acquistare prodotti o servizi da una società etica.

Luogo di lavoro
·         Gli uomini sono più propensi delle donne a prendere in considerazione l’etica aziendale e responsabilità sociale nella ricerca di un nuovo impiego

·         il 75% dei consumatori sarebbe felice di lavorare per una società con un forte programma di CSR.
·         Nel valutare un possibile lavoro, il 44% dei consumatori ritiene che lo stipendio sia molto importante ma il 74% preferisce cercare lavoro in una società che è stata pubblicamente riconosciuta per la sua etica.

·         L’82% dei Millennials preferisce cercare un impiego in un società che è stata pubblicamente premiata per la sua etica. Solo il 68% delle persone oltre i 35 anni lo farebbe.

·         Il 49% dei Millennials preferirebbe vivere modestamente e donare buona parte del reddito annuo per una causa sociale. Solo il 36% degli over 35 anni è dello stesso avviso.





[1] Rapporto Nielsen, Doing well by doing good, giugno 2014
[2] Indagine Commissione Europea, 2014
[3] Fonte Fondazione Alma Mater dell’Università di Bologna
[4] Ricerca Aflac – Lightspeed GMI, dicembre 2015

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