Il Salone della Csr e dell’innovazione sociale, giunto alla 4a edizione, fa il punto sui principali driver di sviluppo per le imprese: cambiamento coesione competitività.
Appuntamento il 4 e 5 Ottobre 2016 all’università Bocconi Di Milano.
Milano,
1 marzo 2016 - Un
consumatore su due a livello mondiale è disposto a pagare un prezzo più alto per
prodotti e servizi di aziende che si impegnano per il rispetto dell’ambiente e
hanno un rapporto corretto e costruttivo verso la società.
Quattro persone su cinque ritengono che lo sviluppo della Corporate Social
Responsibility possa avere un impatto significativo per la sostenibilità
dell’economia europea.
Dati che hanno un’immediata ricaduta sul mondo delle imprese: come, per
esempio, l’inserimento in azienda del CSR manager, figura professionale
presente nell’80% delle società quotate.
Ma
la vera novità è che i comportamenti etici e socialmente responsabili sono
premiati soprattutto dai giovani:
il 66% dei Millennials (i nati fra il 1980 e il 2000) è più propenso ad
investire in un’impresa nota per il suo programma di CSR, mentre solo il 48%
degli over 35 è dello stesso avviso.
E ben
il 92% dei Millennials è più incline ad acquistare prodotti e servizi da una
società etica. Per i
giovani sostenibilità significa non solo salvaguardare le risorse del Pianeta ma
creare prodotti e servizi innovativi che hanno ricadute positive sulla
comunità.
Al
Salone della CSR e dell’innovazione sociale 2016 si parla di Cambiamento
Coesione Competitività come driver di sviluppo per le imprese
Archiviata l’edizione 2015
con un importante successo di pubblico - 4
mila visitatori nella due giorni milanese, oltre 110 organizzazioni
partecipanti, 100 mila visite al sito www.csreinnovazionesociale.it
e 2.266 tweet con hashtag #CSRIS15 in una settimana – il Salone torna all’Università
Bocconi il 4 e 5 ottobre 2016.
“Il
tema scelto per la quarta edizione
- dichiara Rossella Sobrero, del Gruppo Promotore del Salone - poggia su tre parole chiave: Cambiamento Coesione
Competitività. La capacità di innovarsi è il requisito fondamentale per
rispondere alle richieste di una società in rapida trasformazione. Ma è
necessaria anche un’attenzione nuova alle relazioni: non c’è sviluppo senza collaborazione,
contaminazione, comportamenti inclusivi. La competitività diventa quindi il
risultato di un nuovo modo di “fare impresa”. Al Salone metteremo in luce alcune
delle iniziative che tante organizzazioni stanno realizzando per affrontare
meglio le sfide di un mercato sempre più complesso”.
Diverse organizzazioni
hanno già aderito al Salone 2016, fra
le quali Autogrill, AXA Italia, Banca
Mediolanum, Barilla, CiAl - Consorzio Imballaggi Alluminio, Credito
Valtellinese, CWS-Boco, Doxa Marketing Advice, Etica Sgr, Ferrovie dello Stato,
Fondazione Pubblicità Progresso, Generale Conserve – Asdomar, HUMANA People to
people Italia, Leroy Merlin, Nexive, Unipol.
L’edizione di
quest’anno si caratterizza, oltre per la qualità degli appuntamenti in
calendario, anche per una sempre
maggiore interattività del pubblico con organizzazioni ed esperti.
Fra le novità dell’edizione
di quest’anno anche il volume dedicato
al Salone: realizzato con la casa editrice EGEA conterrà le
riflessioni del Comitato Scientifico (27 docenti che insegnano nelle
maggiori Università italiane), gli approfondimenti di esperti
internazionali sul futuro della sostenibilità, dialoghi e interviste con alcune
delle organizzazioni che partecipano all’edizione 2016.
Le
Cinque tappe del Salone attraverso tutta l’Italia
Da marzo a maggio
saranno cinque le tappe di avvicinamento all’evento nazionale di Milano: le
prime due saranno Genova il 18 marzo
a Palazzo della Meridiana e Portogruaro (Venezia) il 22 marzo al Campus Universitario di Ca’ Foscari.
Seguiranno Bologna, Università degli
Studi, il 12 e 13 aprile; Salerno, Università degli Studi, il 27 aprile; e Roma, Università LUISS Guido Carli, il 12 maggio.
Il Salone della CSR e
dell’innovazione sociale
è promosso da Università Bocconi,
Unioncamere, CSR Manager Network, Alleanza delle Cooperative Italiane,
Fondazione Sodalitas, Koinètica.
Il Salone è un
evento sostenibile certificato ISO 20121. Un risultato reso possibile
anche grazie alle certificazioni ambientali 100% energia pulita e 100% CO2 free
(Multiutility) e alla compensazione delle emissioni del sito (ReteClima).
www.csreinnovazionesociale.it
www.facebook.com/SaloneCSReInnovazioneSociale
twitter.com/CSRIS_it
per mention: @CSRIS_it – hashtag: #CSRIS16
APPROFONDIMENTO
SU CSR E MILLENNIALS
Indagine Aflac – Lightspeed GMI condotta negli
USA su un campione di 6 mila persone, estate 2015.
Investimenti e consumatori
·
Il 69% dei consumatori è propenso ad
acquistare azioni di una società nota per i suoi standard etici.
·
Il 69% dei consumatori con bambini pensa di
investire in una società nota per il suo programma di responsabilità sociale,
mentre solo il 40% dei consumatori senza figli è dello stesso avviso.
·
Il 66% dei Millennials è più propenso ad investire
in una società nota per il suo programma di CSR, mentre solo il 48% degli over
35 anni è dello stesso avviso.
Intenzioni
d’acquisto
·
Il 79 % dei consumatori ritiene che le aziende
che rimangono fedeli alla loro etica e ai loro valori possano ottenere migliori
risultati rispetto ai competitor. La pensa allo stesso modo l’’82% dei
Millennials.
·
L’81% dei consumatori è più propenso ad
acquistare da società che sono attive in iniziative filantropiche.
·
Il 92% dei Millennials è più incline ad
acquistare prodotti o servizi da una società etica.
Luogo
di lavoro
·
Gli uomini sono più propensi delle donne a
prendere in considerazione l’etica aziendale e responsabilità sociale nella
ricerca di un nuovo impiego
·
il 75% dei consumatori sarebbe felice di
lavorare per una società con un forte programma di CSR.
·
Nel valutare un possibile lavoro, il 44% dei
consumatori ritiene che lo stipendio sia molto importante ma il 74% preferisce
cercare lavoro in una società che è stata pubblicamente riconosciuta per la sua
etica.
·
L’82% dei Millennials preferisce cercare un
impiego in un società che è stata pubblicamente premiata per la sua etica. Solo
il 68% delle persone oltre i 35 anni lo farebbe.
·
Il 49% dei Millennials preferirebbe vivere
modestamente e donare buona parte del reddito annuo per una causa sociale. Solo
il 36% degli over 35 anni è dello stesso avviso.
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