Web writing
Come ''scrivere per il web''
1) strutturare l'informazione: raccogliere tutte le informazioni necessarie (rispettare la regola delle 5 W: who, what, when, where, why), decidere la gerarchia delle informazioni (distinguere le informazioni principali da quelle secondarie), suddividere il testo in paragrafi, ognuno contenente un argomento diverso, collocando le informazioni principali all'inizio e collegando i paragrafi fra di loro
Riguardo al contenuto dei testi, è consigliabile utilizzare un linguaggio semplice e chiaro, rispettando quelli che comunemente vengono indicati come i criteri di base per la chiarezza dei testi:
- eliminare completamente la frase e trasformarla in un periodo separato;
Tra i modi verbali è preferibile scegliere quelli più semplici che sono anche i più usati nel linguaggio comune. L'indicativo è preferibile al congiuntivo o al condizionale, perché è il modo della concretezza, della realtà.
Nella redazione dei testi preferire le congiunzioni più usate nella lingua parlata (se, anche se, perché, quando, ecc.) che reggono l'indicativo a quelle di tono più elevato (a condizione che, qualora, ove, purché, benché, dal momento che, affinché, ecc.) che richiedono invece l'uso del congiuntivo.
Anche per i tempi verbali la regola da rispettare è la semplicità. Semplicità significa quindi usare i tempi più comuni nella lingua parlata: presente, passato prossimo, futuro.
Da evitare: il passato remoto che appesantisce enormemente la lettura e l'uso del futuro con valore imperativo che attenua o addirittura oscura il valore imperativo di alcune affermazioni.
Poiché le frasi brevi rendono il testo più leggibile, si consiglia di usare frequentemente il punto e il punto a capo, scrivendo frasi della lunghezza massima di 25-30 parole.
Inoltre:
-i trattini e le parentesi sono usati per isolare incisi all'interno della frase. E' preferibile evitarli perché gli incisi spostano l'attenzione di chi legge dagli elementi principali della frase su quelli secondari.
Quando c'è l'esigenza di fornire molte informazioni, è consigliabile utilizzare una struttura di elenchi puntati o numerati. Le liste aiutano la leggibilità e la comprensione, chiariscono la sequenza e la relazione tra le idee e i fatti esposti nel testo e consentono di non utilizzare frasi subordinate che possono essere di difficile comprensione.
Per essere chiara e leggibile, la lista deve essere elaborata secondo il principio del parallelismo:
- parallelismo nel contenuto: tutte le voci devono essere omogenee, riferirsi cioè alla stessa classe di informazioni o di dati.
- parallelismo grammaticale: o tutti sostantivi o tutti verbi, o tutti con l'articolo o tutti senza.
- parallelismo visivo: tutte le voci della lista devono essere introdotte dallo stesso simbolo grafico ed essere di lunghezza abbastanza simile.
- ogni livello deve essere indentato rispetto al precedente;
- ogni livello deve avere il suo simbolo grafico, ben riconoscibile rispetto a quello degli altri;
- il livello superiore deve avere un simbolo grafico visivamente più forte.
Quando ci rivolgiamo a un pubblico ampio e indifferenziato abbiamo la necessità di attingere a parole che appartengono al vocabolario corrente (il Vocabolario di base della lingua italiana contiene meno di 7.000 parole). Inoltre, le persone con disabilità dell'udito possiedono un vocabolario limitato e faticano a padroneggiare i tantissimi sinonimi presenti nella lingua italiana.
- parole e formule dotte, arcaiche e letterarie;
- grecismi e latinismi;
- locuzioni solenni;
- termini stranieri e latini (quando esiste un termine corrispondente nella lingua italiana).
Le parole tecnico-specialistiche possono apparire ai non esperti completamente incomprensibili.
Quando è possibile, usare parole di uso comune al posto di termini tecnici.
Quando è inevitabile usare termini tecnici, è necessario fornire una breve spiegazione la prima volta che vengono usati nel testo.
Quando si tratta di testi lunghi che contengono numerosi termini tecnici può essere utile fornire un glossario che spieghi il significato delle parole principali.
L'efficacia dei testi
Oltre a scrivere il testo in modo semplice e corretto, si possono utilizzare altri accorgimenti per rendere il testo più efficace e vicino al lettore:
Se a questo aggiungiamo il fatto che spesso i testi on line servono per compiere vere e proprie operazioni, utilizzare un tono diretto e confidenziale è sicuramente d'obbligo: dare del tu per indicare operazioni quali scarica il modulo, guarda, compila la richiesta, ecc.
Se invece l'intento perseguito è quello di essere oggettivo è meglio usare il si impersonale, ma il coinvolgimento del lettore è sicuramente più difficile.
- parole e locuzioni verbali astratte;
- verbi derivati da sostantivi;
- parole che abbiano più significati nell'uso comune;
- parole e locuzioni che attenuano il significato;
- metafore, similitudini o altre figure retoriche che potrebbero non venire comprese da tutti;
- perifrasi lunghe e complesse.
- non molti > pochi
- non lo stesso > diverso
- non abbastanza forte > debole
- non ricordavo > ho dimenticato
Le frasi fatte e i luoghi comuni sono assolutamente da evitare, perché banalizzano il testo, distolgono l'attenzione del lettore e possono comunque non venire compresi da tutti. Per risparmiare la fatica d'inventare nuove espressioni, si finisce con l'usare quelle già sentite, attingendo dal bagaglio di frasi fatte dei vari linguaggi settoriali: quello burocratico-politico-sindacale, quello giornalistico, ecc.
Cosa dice la norma
- Decreto 8 luglio 2005 del Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie - Requisiti tecnici e i diversi livelli per l'accessibilità agli strumenti informatici
- Legge 9 gennaio 2004, n. 4 - Disposizioni per favorire l'accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici
- DL 1/8/03, Codice delle comunicazioni elettroniche
- DPCM 30/5/02 - Direttiva per la conoscenza e l'uso del dominio internet ".gov.it" e l'efficace interazione del portale nazionale "italia.gov.it" con le PA e le loro diramazioni territoriali
- Circolare n. 3/2001, 13 marzo 2001, del Ministro per la Funzione Pubblica - Linee Guida per l'organizzazione, l'usabilità e l'accessibilità dei siti web delle PA
Bibliografia
- Agenzia delle Entrate in collaborazione con l'Università di Pisa Il manuale di scrittura amministrativa 2003
- Anzalone, F., , Caburlotto, F., Comunicare in rete l'usabilità, Lupetti, Milano 2002.
- Cassese S. Codice di stile delle comunicazioni scritte ad uso delle amministrazioni pubbliche Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento per la Funzione Pubblica Roma 1993
- Lucchini Alessandro Business writing - Scrivere nell'era di Internet Sperling & Kupfer 2001
- Piemontese M. Emanuela Capire e farsi capire. Teorie e tecniche della scrittura controllata Tecnodid Napoli 1994
- Simonetti, Emilio (a cura di), Guida alla comunicazione istituzionale on line, URPdegliURP, 'Strumenti'', 2003
Sitografia
- AIPA-http://www.aipa.it
- CNIPA - http://www.cnipa.gov.it/
- Italia.gov - http://www.italia.gov.it/
- MIT-http://www.innovazione.gov.it
- Mestiere di scrivere - http://www.mestierediscrivere.com
- Net Semiology - http://www.netsemiology.com
- Usabile.it - http://www.usabile.it
- Webusabile - http://www.webusabile.it
- http://www.funzionepubblica.it/chiaro
- http://www.regione.emilia-romagna.it/sin_info/lineeguida/completo.htm#8_linguaggio
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