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COMUNICATO STAMPA
Scuola/Classi separate, Garavaglia (PD): "Siamo contrari per motivi pedagogici" [1]
"Se si separano i bambini di diversa estrazione rispetto ai nostri, i nostri bambini cresceranno credendo che ciò che è diverso vada separato. Il dato pedagogico è che non si può iniziare da piccoli a fare apartheid. In termini educativi, poi, i bambini imparano in fretta la lingua attraverso la mimica, attraverso le frequentazioni, e con ciò diventa subito lingua madre; se invece la apprendono in classi diverse la considerano una seconda lingua. Il nostro giudizio negativo non nasce, dunque, da un antagonismo politico." Così Maria Pia Garavaglia, ministro ombra all'Istruzione del PD, commenta in un'intervista a Econews la mozione della Lega sulle classi separate.
"Questa mozione", prosegue Garavaglia, "viene da un partito che ha fatto delle scelte anti-immigrati uno dei motivi dominanti di appeal. Già questo dice che questa mozione vuole essere un elemento che marca la differenza, mentre a scuola le differenze non possono essere marcate. Nel '74 abbiamo fatto una scelta di civiltà evitando classi differenziali per bambini non normodotati. Speriamo che gli italiani colgano che nessun bambino può essere considerato indietro: i bambini si integrano tra di loro, e chi è più indietro per vari motivi è una ricchezza per tutti. Già oggi i bambini hanno il mondo in casa: separare a scuola ciò che non è separato in strada è controproducente dal punto di vista psicologico e pedagogico."
Sui corsi "di recupero" per l'apprendimento della lingua, invece, il giudizio è diverso: "Moltissime scuole già li fanno. Ciò, però, è possibile se c'è il modulo o il tempo pieno. Se il tempo è di sole 24 ore settimanali come fa un insegnante unico a fare tutto questo?"
Alla domanda se a suo avviso la mozione verrà accolta dalla maggioranza, Garavaglia risponde: "Ciò che mi preoccupa è che poiché Berlusconi non può deludere la Lega qualcosa faranno, e noi in parlamento vigileremo. Sono convinta che la Lega può portare a casa un risultato con orari paralleli, e non con classi differenziate. Se la Lega si accontenta di questo, che già esiste in molti istituti, forse dirà di aver ottenuto il suo risultato ma noi saremo contenti perché non si saranno differenziati i bambini."
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