Dematerializzazione
GAZZETTA UFFICIALE: CNIPA METTE ON LINE QUELLA DEL REGNO D’ITALIA
Consultazione più facile e risparmi per almeno 3 milioni di € l’anno
Si liberano 25 mila mq, ossia 12 edifici di 5 piani
Il progetto si chiama “Au.G.U.Sto”, acronimo di Automazione della Gazzetta Ufficiale Storica, e richiederà investimenti una tantum da parte del CNIPA per un milione di €. Ma, come ha spiegato Ridolfi, “considerando che una raccolta completa occupa circa 25 mq di spazio e nell’ipotesi conservativa che almeno in 5 mila uffici italiani sia presente non meno del 20% della raccolta completa, il progetto consentirà di recuperare 25 mila mq, pari a 12 edifici di 5 piani, con un risparmio di almeno un milione e mezzo di € l’anno. Cautelativamente si può inoltre valutare che per la gestione di queste raccolte con la digitalizzazione permette di risparmiare non meno di 2 giorni/uomo l’anno con una notevole razionalizzazione delle risorse umane, che così possono essere occupate per lavori più proficui, determinando una economia non inferiore ad un altro milione e mezzo di € l’anno”. La Gazzetta Ufficiale del regno d’Italia sarà poi consultabile direttamente nel sito del CNIPA (www.cnipa.gov.it <http://www.cnipa.gov.it> ).
Più in generale, sul fronte della dematerializzazione dei documenti, citando il recente “Libro Bianco”, Ridolfi ha ricordato che “ormai sono disponibili non solo tutte le tecnologie ma anche le norme, a partire dal Codice dell’Amministrazione Digitale, per procedere ad un ampio processo di trasmigrazione dalla carta al digitale. Basti dire che un obiettivo prudenziale di trasferire appena il 10% della documentazione cartacea su supporti digitali genererebbe un risparmio annuo di almeno 3 miliardi di €, economia ripetibile ogni esercizio successivo. La sola pubblica amministrazione centrale attualmente deve archiviare ogni anno documenti cartacei per 10 miliardi di pagine (vale a dire circa la metà della pagine dei quotidiani stampati annualmente), che hanno un ingombro equivalente al volume del Duomo di Milano, mentre in un hard disk di modeste capacità ci possono stare non meno di 500 mc di carta, corrispondente allo spazio di 2 appartamenti da 120 mq. È quindi evidente”, ha aggiunto il rappresentante del CNIPA, “che anche nell’ambito della lotta agli sprechi, la strada della dematerializzazione è senza ritorno non solo per il risparmio di costi, di spazio e di carta, con evidenti implicazioni pure ecologiche, ma anche e soprattutto per il considerevole miglioramento dell’efficienza dei servizi della Pubblica Amministrazione. Una media amministrazione, infatti, spende non meno di 25 mila € solo per lo stoccaggio degli archivi, con una progressione di costi connessa poi all’inserimento dei documenti cartacei e alla loro ricerca”, ha concluso Ridolfi.
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