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sabato 1 aprile 2006

Scie chimiche: un fenomeno inquietante

In questi ultimi anni, si è intensificata un’attività che la stragrande maggioranza della popolazione mondiale continua purtroppo ad ignorare. Mi riferisco ai voli di aerei che attraversano i cieli sopra molte regioni del pianeta. L’operazione cominciò negli Stati Uniti nella metà degli anni ’90, per poi estendersi al Canada, ai paesi aderenti alla NATO ed alla Russia. Questi velivoli lasciano, lungo le rotte seguite, delle strane scie che, generalmente, a differenza di quelle di condensazione, non si dissolvono entro breve tempo, ma persistono nell’atmosfera, sino a trasformarsi in nuvole simili agli strati. È un fenomeno evidentissimo, abituale di cui tutti possono rendersi conto, semplicemente alzando lo sguardo al cielo.
Su quelle che i ricercatori indipendenti hanno definito “scie chimiche”, esistono parecchi studi di cui riporto i risultati salienti. Vari studiosi, tra cui Clifford E. Carnicom, il meteorologo Scott Stevens, l’italiano Antonello Lupino, il direttore della rivista Nexus Tom Bosco, hanno investigato gli effetti di queste famigerate scie. Queste le loro conclusioni.

- Le sostanze chimiche rilasciate servono a modificare il clima della Terra per contrastare la formazione degli ammassi nuvolosi e quindi la caduta delle precipitazioni. La conseguenza più evidente è la siccità.

- Gli elementi irrorati determinano una ionizzazione dell’atmosfera in modo da favorire la trasmissione di segnali radio ad uso militare e civile (telefonia mobile) .

- Le sostanze generano campi elettro-magnetici che possono danneggiare le membrane cellulari e dunque concorrere all’insorgenza di neoplasie.

- Con i voli sono diffusi nell’aria virus e batteri atti a causare epidemie soprattutto di tipo influenzale.

- I cristalli di quarzo alterano i campi magnetici naturali nonché la risonanza Schumann, influendo sugli equilibri biomagnetici, sul sonno REM, al fine di causare alterazioni dell’umore in modo da indurre comportamenti violenti nelle persone o per condizionarne la condotta.

- Le scie, che si trasformano in una coltre opaca, determinando una diminuzione dell’ irraggiamento solare, servono a danneggiare la fotosintesi clorofilliana. Secondo lo studioso A. Lupino, alcune multinazionali agro-alimentari mirano a cagionare effetti negativi alle colture tradizionali per poi introdurre e vendere sementi o.g.m. resistenti, per qualche anno, a condizioni climatiche sfavorevoli.

Le analisi chimiche condotte hanno accertato la presenza delle seguenti sostanze: bario (proprietà igroscopiche, ossia assorbe l’umidità dell’atmosfera); quarzo (proprietà piezoelettriche. Nel 1881 i coniugi Curie scoprirono che il quarzo, quando era assoggettato a pressioni orientate, sviluppava cariche elettriche positive e negative agli estremi degli assi polari. Un anno dopo Lipmann constatò che questi cristalli assumevano una deformazione meccanica, se sottoposti ad un campo elettrico di corrente alternata. Tale fenomeno, detto piezoelettricità, fu poi applicato alla trasmissione e ricezione di onde sonore subacquee. In seguito il minerale fu impiegato per stabilizzare la frequenza delle ricetrasmissioni. Questo ci fa comprendere che il quarzo ha una correlazione con i campi magnetici ed è usato per lo meno per ottimizzare la ricetrasmissione dei segnali radio. Il quarzo, inoltre, per la sua struttura reticolare, risulta trasparente ai raggi ultravioletti. Vengono perciò distribuiti cristalli di quarzo nell’atmosfera per far passare i raggi che danneggiano le membrane cellulari. Tale effetto si associa a quello provocato dall’assottigliamento della coltre di ozono); alluminio (proprietà riflettenti: le particelle di alluminio, riverberando la luce solare, sono funzionali all’operazione denominata “overcleaf”, vale a dire “copertura”, che consiste in una diminuzione dell’irraggiamento solare col fine di compromettere la fotosintesi clorofilliana, con gravi danni per gli ecosistemi e l’agricoltura).

Il fenomeno deve indurci a porre delle precise domande.

Chi autorizza questi voli?
Quanto costano ai contribuenti?
Da quali aeroporti decollano gli aerei?
È possibile che questo frenetico, costante sorvolo di ampie aree avvenga all’insaputa dei vertici politici e militari?
Perché le due o tre interrogazioni parlamentari sulla questione (onorevole Ruzzante) sono rimaste lettera morta?

Appurato in modo inequivocabile che l’attività connessa alle scie chimiche (chemical trails in inglese) non c’entra alcunché né con i normali voli civili né con le esibizioni delle “frecce tricolori”, come dimostrato in modo inoppugnabile, tramite studi accurati, fotografie, filmati, analisi di laboratorio, da meteorologi, chimici, biologi, investigatori indipendenti…, è giunto il momento di agire, di protestare, di levare la propria voce contro questo genocidio occulto.

::. Zret .::


Sitografia:

http://www.nexusitalia.com/

http://www.orgoneitalia.com/

http://www.leonardodavincics1.it/

http://www.acam.it/

http://www.chemtrailcentral.com/

http://www.carnicom.com/

http://www.rense.com/

http://www.apfn.org/

http://www.sciechimiche.org/

http://www.sciechimiche.com/

http://www.usac.it/

http://www.pieroruzzante.it/ (forum)

http://www.carabinieri.it/ (forum)


Filmati:

http://www.youtube.com/watch?v=hWS6coclDzU
http://www.youtube.com/watch?v=kmB0MnLAuDE
http://www.youtube.com/watch?v=vhK6CvGwHE8
http://www.youtube.com/watch?v=d2BH5QKFxXs
http://www.youtube.com/watch?v=iUmYXdy4mkw
http://www.youtube.com/watch?v=1I4wWTifb9o


Fonti:

V. Gambino, D. Benvenuti, Scie chimiche DVD con libretto, Diegaro di Cesena, 2004

Scie chimiche Cosa accade nei nostri cieli, a cura dell’Associazione culturale SARAS

6 commenti:

  1. Grazie Zret!
    Speriamo si riesca ad aprire una breccia!

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  2. Grazie a te. Diffondi queste informazioni.

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  3. Ho appena lasciato un commento nel suo blog Zret.
    Ancora grazie.

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  4. Grazie Zret, per questa importante denuncia.

    Tutti noi vorremo sperare che quelle scie in cielo fossero semplice vaporeo acqueo (!)..

    .invece sappiamo - senza neanche stupirci - che sono l'evidente traccia di emissioni tossico-nocive (lequivalente elevato alla potenza dei gas di scarico delle nostre autovetture).

    Si parla tanto di domeniche ecologiche, giornate senz'auto (utilissime, se non altro a sensibilizzare l'opinione pubblica).. ma certo il tuo articolo mi fa amaramente riflettere.

    Purtroppo ancora una volta l'ambiente fa notizia quando è una "brutta notizia".

    Ma la constatazione ancora più amara è che news comela tua non trovano spazio nei tradizionali mass-media.

    Per questo personalmente credo tanto nelle potenzialità della comunicazione digitale (senza sfrenati euforismi: : esiste il cosidetto "digital divide", le barriere all'accesso, e ancora la maggior parte della popolazione mondiale è off-line e non alfabetizzata al web), ma viviamo nel primo periodo della storia umana in cui sta cambiando il momdo dell'informazione, e i cosiddetti target dei mass media, finalmente diventano essi stessi fonti di informazioni.

    Talvolta non facilmente verificabili e attendibili, tante altre volte sono invece una testimonianza di un serio "giornalismo di denuncia e inchiesta" parte invece proprio dal "basso".

    Grazie ancora per il contributo, che ha vivacizzato lil dibattito dei visitatori del Corriere del Web.it
    Andrea Pietrarota

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  5. Ringrazio la redazione del corriere del web, una delle poche ad aver dato risalto al tema senza giudizi aprioristici.
    Grazie Carissimi, speriamo che notizie come questa si diffondano rapidamente fra la gente.
    Cordiali saluti
    Luigi

    RispondiElimina
  6. Mille grazie per aver pubblicato questo articolo. Il problema esiste e di qualunque genere sia di certo non è innocuo. Bisogna dargli risalto per far si che il maggior numero possibile di persone ne sia cosciente.

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