Spalletti rilancia il figliol prodigo Pizarro E' grande Roma: poker allo Shakhtar
Nella ripresa, dopo il gol di Taddei, entra il cileno e prende in mano la squadra
Spalletti rilancia il figliol prodigo Pizarro E' grande Roma: poker allo Shakhtar
Bellissime le reti di Taddei, Totti (eurogol), De Rossi e Pizarro
Ottima prova di Tonetto sulla fascia sinistra
Ci vuole l'ingresso di Pizarro, il figliol prodigo che Spalletti sta gestendo con navigata esperienza, per trasformare i giallorossi e dare loro consapevolezza e sostanza. Il cileno prende subito in mano la squadra, confeziona passaggi illuminanti, dà geometria, poi costruisce assist e infine mette la firma sulla gara con un quarto gol d'autore. Ma il migliore in campo è De Rossi che stringe i denti e tampona quando la squadra è in difficoltà per poi trasformarsi in goleador.
In 25' i giallorossi annichiliscono gli ucraini e segnano quattro gol lasciando intuire le loro potenzialità. E la gara consente anche a un Totti convalescente e a lungo arrancante di sbloccarsi con un eurogol che dà morale per il completo recupero. Ma il timbro lo pone anche Spalletti con una conduzione assennata, prima prudente quando la squadra soffre e potrebbe andare sotto di due gol, poi sempre più convincente.
Il dosaggio di Pizarro è una prova di grande autorità e saggezza. Bene anche Perrotta e Tonetto, a corrente alternata Mancini, ottimo Taddei alla distanza dopo un primo tempo in sofferenza. La difesa balla a lungo e il migliore è il ritrovato Ferrari, mentre Panucci e Chivu soffrono a lungo. Gli ucraini dominano nel primo tempo con Tymoshuk e Marica che giganteggiano poi si sgonfiano come un pugile suonato.
La Roma ritrova la Champions dopo due anni, la monetina che colpisce Frisk nella gara con gli altri ucraini della Dinamo Kiev e i due turni a spalti vuoti. Per la vernica stagionale ritrova Lucescu (che evoca l'altra serata infame della rissa col Galatasaray) e uno Shakhtar Donetsk ben costruito, con mezzi ingenti. Ma è la cornice che difetta, con spalti con larghi spazi vuoti.
Spalletti lascia a riflettere in panchina Pizarro e dà spazio alla Roma che si è conquistata l'Europa. Ma il preambolo è sonnacchioso: Spalletti rispetta gli ucraini e ne ha ben donde: il centrocampo è ben costruito con Duljaj a coprire, Tymoshuk a imperversare aiutato da un fisico possente e Matuzalem a corrente alternata ma molto tecnico.
Ma è in attacco che cominciano le dolenti note per i giallorossi: Marica sulla destra fa passare brutti momenti a Chivu mentre anche Panucci pena con l'effervescenza del brasiliano Brandao.
Soprattutto è una Roma anonima e timorosa quella che scende in campo, con una preparazione largamente inferiore a quella degli avversari. E' al 15' che gli ospiti fanno scattare l'allarme rosso: Marica sulla destra fugge a Ferrari che cercava di chiudere un varco lasciato aperto, cross per Brandao abile a seminare uno spento Panucci, ma il brasiliano conclude a lato e Lucescu si mangia le mani. I giallorossi contrattaccano con manovre involute, manca la fluidità per i triangoli veloci. Al 25' Totti smista bene per Perrotta in accelerazione ma la sua conclusione è poco alta.
Una fase di stallo viene interrotta di nuovo da Marica: il romeno se ne va sulla destra, lascia sul posto Chivu e centra bene per Brandao che arriva prima di tutti alla deviazioni ma Doni riesce a respingere. La Roma si sveglia nei minuti finali: Tonetti al 45' serve Mancini che entra in area ma la sua conclusione è di poco fuori da buona posizione. Al 46' ci prova Taddei ma senza esito.
La Roma rientra in campo più baldanzosa e gli ucraini mostrano limiti tecnici in difesa. Ma i giallorossi non riescono a pungere ed è sempre l'imprendibile Marica a seminare il panico all'11': supera tre avversari sulla sinistra, converge verso il centro ma la conclusione si perde maldestramente fuori.
Al 14' Brandao conclude alle stelle un'azione con gli ucraini ancora una volta in superiorità numerica. Spalletti capisce che è ora di dare una sterzata e inserisce il figliol prodigo Pizarro. La Roma comincia a prendere le misure dell'avversario, il pubblico si scalda, e il gol del vantaggio si materializza al 21': Tonetto si destreggia sulla sinistra e crossa lungo, Totti appoggia indietro, incertezza della difesa ucraina e Taddei si inserisce bene segnando a fil di palo.
Il senso della gara cambia perchè i giallorossi si fanno coraggio e lo Shakhtar accusa lo svantaggio. E diventa una goleada giallorossa: gli ospiti rimangono annichiliti e i giallorossi tornano l'allegra brigata del gol di una lunga sezione dell'anno scorso. Al 31' gli ucraini vanno in bambola, la palla vaga nella loro area, De Rossi si scansa e Totti trova uno dei suoi colpi d'annata: sinistro al volo sotto l'incrocio dei pali. Al 34' Pizarro pennella un cross magistrale e De Rossi in forma mondiale trafigge Shutkov. Non c'è più partita e al 44' Pizarro pone la sua firma sulla gara con una sventola dai 30 metri.
E La Roma torna in Champions dalla porta principale dimostrando di poter essere protagonista in Italia e in Europa.
Origine: Repubblica



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