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domenica 24 settembre 2006

Segni d'Olivetti

"1956-2006: 50 anni di evoluzione tecnologica nella storia della Breviglieri".
Rovigo, Pescheria Nuova, dal 29 settembre all'8 ottobre 2006 dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 16 alle 20

La Pescheria Nuova, nel centro di Rovigo, ospiterà la mostra "Segni d’Olivetti" che presenterà, insieme alla storia dei 50 anni di attività della Breviglieri srl, Concessionaria Olivetti fin dal 1956, numerose testimonianze di una rivoluzione epocale vissuta attraverso le macchine d'ufficio.
In esposizione, provenienti da collezioni private polesane, storiche macchine per ufficio.
Dall’Archivio Storico Olivetti la testimonianza di originali esperienze di carattere sociale e famose campagne pubblicitarie, oltre ad oggetti di grande design. Completa la rassegna la storia di un'azienda, la Breviglieri, che da tre generazioni è al servizio degli uffici polesani e di altre province.
La mostra, aperta al pubblico dal 29 settembre all'8 ottobre, è stata inserita nel programma culturale dell’Ottobre Rodigino ed ha ricevuto il patrocinio del Comune di Rovigo, della Provincia e della Camera di Commercio di Rovigo, oltre che l’adesione dell’Ufficio Scolastico Provinciale, ed è stata resa possibile grazie anche alla collaborazione dell’Associazione Archivio Storico Olivetti di Ivrea.
Quindici pannelli ripercorreranno la storia della Breviglieri, fondata dal Cav. Amleto Breviglieri nel 1956 ed oggi gestita dalla seconda e dalla terza generazione della famiglia.
Oltre a quelle ospitate nella sezione organizzata dall'Associazione Archivio Storico Olivetti, numerose macchine saranno presenti anche nella sezione locale, ad attestare l’impegno profuso dalla Breviglieri, che oggi offre al Polesine una testimonianza concreta su 50 anni di evoluzione tecnologica, vissuti tutti con una presenza forte e diretta sul territorio.
Con la collaborazione di Turismo & Cultura, le scuole potranno usufruire di visite guidate e partecipare ad una serie di laboratori didattici realizzati direttamente nella sede della Mostra.
Segni d’Olivetti è anche l’occasione per conoscere, seppure in parte, la Biblioteca d’Olivetti, un bookstore di documenti unici e rari da reperire (libri strenna, cataloghi d’arte, calendari, manifesti, oggetti di design), vera ed originale occasione per bibliofili ed appassionati di un’editoria di qualità. Il bookstore, dopo la conclusione della mostra, sarà ospitato presso lo showroom della Breviglieri fino alla fine dell’anno.
L’inaugurazione si terrà il 29 settembre, alle ore 18,30 con l’intervento del Sindaco di Rovigo, Fausto Merchiori, e del Presidente della CCIAA di Rovigo, Loredano Zampini.
Il 2 ottobre alle ore 18, presso l’Accademia dei Concordi di Rovigo, sempre organizzata dalla Breviglieri srl, si terrà anche la Conferenza “Innovazione e Creatività nell’era digitale”, relatore il dott. Bruno Lamborghini, Docente universitario e Vicepresidente Olivetti spa.
L’originalità della mostra è dovuta in primo luogo al nome Olivetti che esprime un’esperienza non solo industriale ma anche culturale sviluppata nell’arco di un secolo e caratterizzata da una vicenda, complessa e ricca, tra le più significative in Italia e nel mondo.
Il nome evoca infatti la vastità degli interessi olivettiani, dai prodotti al design, dal sociale all’architettura, dall’organizzazione del lavoro alle attività culturali.
L’originalità è testimoniata anche dalla vasta selezione di elementi, documenti e oggetti che in gran parte per la prima volta sono proposti nella mostra rodigina. Sono i segni di eccellenza conservati nell’Archivio Storico Olivetti di Ivrea. Nella mostra sono infatti esposti alcuni prodotti famosi a livello internazionale e può essere ammirata l’originalità e la qualità dei contributi che grandi designer hanno dedicato alle molteplici attività aziendali, mentre numerosi documenti mostrano la singolarità dell’organizzazione produttiva e commerciale, la ricchezza di un’editoria di qualità, le immagini di fotografi famosi, le storiche campagne
pubblicitarie, la bellezza e la creatività di numerosi e famosi manifesti, la grande attività culturale, le esperienze di carattere sociale, gli oggetti di grande design.
Oltre cento storici elementi per una mostra rara in cui è possibile ammirare realizzazioni di Marcello Nizzoli, Giovanni Pintori, Ettore Sottsass, Egidio Bonfante, Jean Michel Folon, Michele De Lucchi, Walter Ballmer e altri.

Da Comunicati-Stampa.com

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