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venerdì 15 giugno 2007

DOXA: Adolescenti telefonino-dipendenti e la generazione hi-tech non legge

Rapporto Doxa sui giovani  e l'uso delle nuove tecnologie. Sotto ai 18 anni quasi il 50% non legge peppure un libro all'anno.



 Giovani telefonino-dipendenti la generazione hi-tech non legge MILANO - Adolescenti ad alta tecnologia, che possiedono quasi tutti il cellulare ma leggono poco, pochissimo o niente. Un'indagine Doxa sul rapporto dei giovani con il tempo libero e le tecnologie fotografa preferenze e desideri di chi, a fine 2006, aveva tra i 14 e i 18 anni. Lo studio è stato presentato a Milano in occasione della due giorni "Teenager 2007", organizzata da Somedia e la Repubblica, in collaborazione con All Music, M2o e XL.

Si tratta di quasi tre milioni di ragazzi (2.940.000, per l'esattezza, rappresentati da un campione di 1.400) che ogni giorno dedicano una parte sostanziosa dal loro tempo libero ai media. Due ore e mezza tra televisione, che si conferma la regina incontrastata delle abitudini italiane con il 65 per cento, videogames, internet e computer. Alla lettura di libri e periodici viene dedicato appena il 7 per cento delle 2 ore e mezza: in pratica, dieci minuti al giorno.

Le parole stampate fanno infatti la parte della Cenerentola negli svaghi dei teenager: nell'ultimo anno quasi la metà di loro (il 45 per cento) non ha letto neanche un libro non scolastico. Uno o due volumi sono stati letti dal 29 per cento dei giovani, mentre solo il 26 per cento ne ha sfogliati più di tre. Percentuale che sale al 31 per cento se si considerano solo le abitudini delle ragazze.

Tutt'altri risultati parlando di televisione: il 59 per cento degli adolescenti ha un apparecchio in camera. Lo schermo acceso infatti è una compagnia costante, che spesso (in due casi su tre) affianca altre attività. La più gettonata, ovviamente, è usare il cellulare. Il vero migliore amico dei teenager italiani: ce l'ha il 91 per cento. E non un vecchio "citofono" di seconda mano, bensì modelli all'ultima moda con fotocamera (75 per cento), mms, bluetooth e videochiamate. Una "appendice" tecnologica fin dai dodici anni, l'età in cui la maggioranza ha ricevuto il primo telefonino. Non sorprende quindi che le ricariche siano al secondo posto nei "bilancini" delle paghette (al primo ci sono i vestiti, possibilmente di marca).

Scrivendo un sms o inviando un mms, in ogni caso, la tv è sullo sfondo. E i programmi preferiti sono quelli "in cui riconoscersi", quelli che ammiccando alla trasgressione e smascherando le falsità del mondo adulto sembrano tagliati su misura per i giovani telespettatori. Re assoluti del palinsesto, secondo la ricerca, sono i film: seguono programmi comici, telefilm, quiz e cartoni animati. Considerate interessanti ma poco viste sono le trasmissioni di cultura e scienza, mentre il picco minimo si raggiunge con l'attualità e l'informazione.

Nell'autunno del 2006, tra i telefilm, una delle passioni degli under 18, i più in voga sono stati Smallville, Csi , Distretto di polizia, Paso adelante, The Oc e Tutto in famiglia. Scelti dai ragazzi perché sono simpatici, divertenti, originali.

Ma quella che vivono come "buona maestra" televisione, gli stessi adolescenti vorrebbero migliorarla: il loro palinsesto dei sogni prevede infatti divertimento e svago, "modelli di vita" (indicati in talk show e fiction) ma anche contenuti informativi e culturali. Quelli che, così come sono, proprio non vanno. E che dovrebbero, invece, essere più originali (e "non allineati"), dinamici, legati alla vita quotidiana e con un linguaggio moderno e vero, e non una scimmiottatura dello slang dei ragazzi.

Oltre alla tv, poi, ci sono le nuove tecnologie; che servono, secondo gli adolescenti, a essere connessi con il mondo esterno, a divertirsi e ad apprendere. Questo è l'utilizzo principale che i giovani fanno di internet. Chi naviga (il 52 per cento, in media quattro volte a settimana e in maggioranza con una connessione Adsl) nell'88 per cento dei casi cerca infatti materiale per lo studio. L'84 per cento scrive mail e chatta, il 72 scarica filmati e immagini e il 65 fa download di musica; solo il 21 per cento fa acquisti online.

Il pc, usato dalla maggioranza a casa, è solo uno degli apparecchi tecnologici a disposizione dei ragazzi: ci sono anche i lettori cd (usati dal 40 per cento), quelli per gli mp3 (36 per cento) e le fotocamere digitali (24 per cento). Che sono l'oggetto del desiderio, per chi ancora non ce le ha, assieme all'iPod.


Origine: Repubblica

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