L'assistenza di laboratorio tornerà dunque disponibile per i cittadini con maggior disagio sociale, nei limiti dei budget residui per ciascuna struttura che l'Agenzia di Sanità pubblica del Lazio sta ultimando di calcolare e che verranno ufficialmente consegnati alle Associazioni lunedì prossimo.
L'Assessore Battaglia, in attesa del nuovo tariffario nazionale, si è impegnato a ripristinare dal 2008 le precedenti tariffe e a ricalcolare i budget reperendo le risorse necessarie, così da garantire dal prossimo anno le prestazioni di laboratorio a tutti i cittadini del Lazio esenti e non esenti.
Lunedì prossimo sarà anche aperto un tavolo di confronto per dare stabilità alla rete delle strutture private accreditate esistenti e consentirne la piena integrazione all'interno del servizio sanitario regionale, anche alla luce dei forti disagi agli assistiti che sono emersi nei tre mesi di sciopero delle strutture private accreditate.
"Si tratta di una soluzione provvisoria che non risolve definitivamente i problemi dei laboratori e dei relativi dipendenti – ha dichiarato il Presidente di Federlazio-Sanità, Claudia Melis – ma che abbiamo accettato principalmente nell'interesse dei cittadini, anch'essi vittime di questa situazione come i lavoratori. Questa soluzione – conclude il Presidente Melis - andrà a fronteggiare una situazione di emergenza che si sta verificando in tutta Italia, in attesa che il Tar del Lazio si pronunci sulla illegittimità del tariffario imposto dal Ministero della Salute e già annullato dal Consiglio di Stato nel 2001".
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