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sabato 12 aprile 2008

Visite guidate mostra LIBRO D'ARABESCHI. ROMA PALAZZO FONTANA DI TREVI

Ministero per i Beni e le Attività culturali

Istituto Nazionale per la Grafica 

LIBRO D'ARABESCHI

disegni ritrovati di un collezionista del '600 

    Palazzo Fontana di Trevi - via Poli, 54 - Roma

    31 marzo – 15 giugno 2008



Apre al pubblico il  1 aprile 2008, nelle sale espositive di palazzo Poli a Fontana di Trevi,  una mostra di disegni per la maggior parte cinquecenteschi, raccolti  da padre Sebastiano Resta, figura chiave del collezionismo e del mercato  del disegno tra la fine del '600 e l'inizio del '700, raccolti nel volume  denominato Libro d'Arabeschi, conservato nella Biblioteca Comunale  di Palermo.

Padre Sebastiano Resta  (Milano 1653 – Roma 1714) si trasferì dalla sua città natale a Roma  nel 1661. Nel 1665 fu ammesso a far parte dei Padri Oratoriani e cominciò  la sua intensa attività di raccolta in campo artistico. Trattenne contatti  e relazioni sociali con i più importanti conoscitori e collezionisti  di grafica, divenendo punto di riferimento fondamentale in questo particolare  ambito. Le sue attribuzioni, ritenute semplicistiche e facili (si ricordano  ad esempio quelle riferite ai disegni di Correggio), lo accreditarono  di una cattiva fama critica e alimentarono giudizi negativi protrattisi  fino al XX secolo.

Solo recentemente,  grazie alla ricostruzione delle fonti e ad una maggiore attenzione al  collezionismo del disegno da parte di studiosi come il Mariani, la De  Vito, il Popham e il Grassi, la figura di Padre Resta è stata giustamente  collocata nella storia del collezionismo del disegno.
 
Del Libro d'Arabeschi,  ritrovato dieci anni orsono nei ricchissimi fondi della Biblioteca Comunale  di Palermo, era nota l'esistenza da varie citazioni di Resta, ma se  ne erano perse le tracce. Si tratta di uno dei più antichi volumi da  lui assemblati, che inviò a Palermo in dono all'amico Giuseppe Del  Voglia nel 1689. Il Libro è il più significativo arricchimento  recente alla storia del collezionismo di grafica del Seicento in Italia.


Rilegato in marocchino  rosso, il volume si compone di 242 pagine sulle quali sono applicati  292 disegni e 15 stampe. E' stato identificato grazie alla presenza  delle note vergate a penna sulle pagine o in margine ai fogli. Fa parte  della raccolta di disegni costituita da più di  30 volumi organizzati  per argomenti o per scuole, tutti glossati da ampie scritte autografe  del collezionista che fornivano importanti notizie sull'attribuzione,  la provenienza e la storia dei disegni. Di questi volumi, oggi per la  maggior parte smembrati ed i cui fogli sono confluiti nei fondi di grafica  dei maggiori gabinetti di disegni di tutto il mondo, ne restano solo  cinque ancora integri: la celebre Galleria Portatile e il  Piccolo Codice Resta con copie di Rubens da sculture antiche, entrambi  conservati nella Biblioteca Ambrosiana di Milano, un volumetto intitolato  Correggio a Roma al British Museum di Londra, un piccolo taccuino  del Figino oggi al Metropolitan Museum di New York, un volume di studi  di un artista cortonesco alla Biblioteca Nazionale di Roma. Ad essi  si aggiunge oggi il Codice ritrovato a Palermo.


Nel volume palermitano,  Resta propone una storia illustrata dell'ornato e della decorazione  in Italia dalla fine del Quattrocento fino al Seicento, con particolare  attenzione a Roma e all'Italia centrale, ripercorrendo l'evoluzione  di un genere trascurato dalla critica e dai collezionisti del suo tempo.  In questo ambizioso progetto, Resta evidenzia le molteplici applicazioni  di tale tipologia disegnativa, dallo studio di monumenti e statue antiche  all'ornato architettonico, dai progetti per oreficerie alle vedute  e ai paesaggi, fino ai disegni per fregi e volte decorate a grottesche,  che costituiscono il nucleo più ricco del volume. L'attribuzione  di questi progetti è problematica, ma in molti casi è stato possibile  ricostruire la finalità e delineare in tal modo l'evoluzione del  gusto della "grottesca" a Roma dal 1540 al 1600 circa, attraverso  le più importanti imprese papali e dei due maggiori committenti artistici  del secondo Cinquecento, il cardinal Ippolito d'Este a Villa d'Este  a Tivoli ed il cardinal Alessandro Farnese a Caprarola. Le varie sezioni,  in cui è articolato il percorso espositivo della mostra, seguono le  suddivisioni impostate nel volume da Resta.


L'esposizione è  inoltre accresciuta da alcuni volumi provenienti da prestigiose biblioteche,  quali il Piccolo Preliminare all'Anfiteatro pittorico della  Biblioteca Nazionale di Roma, il Piccolo Codice Resta della Biblioteca  Ambrosiana di Milano e due scritti conservati presso la Biblioteca dei  Lincei e Corsiniana di Roma, L'Arte in Tre Stati  e le  Lettere di Resta a Giuseppe Ghezzi.  


Il restauro

Il complesso intervento  conservativo del Codice Resta di Palermo è stato affidato, dalla Regione  Sicilia, al Laboratorio di Restauro opere d'arte su carta dell'Istituto  Nazionale per la Grafica. Sono state svolte, su un nucleo prescelto  di esemplari, dettagliate analisi diagnostiche, avvalendosi della collaborazione  del Laboratorio di diagnostica per le matrici dell'Istituto, del Laboratorio  di chimica dell'Istituto Superiore per il Restauro e la Conservazione  e del Laboratorio di chimica dell'ex Centro di Fotoriproduzione, Legatoria  e Restauro degli Archivi di Stato. Le indagini conoscitive sui materiali  hanno permesso la scelta dei procedimenti di conservazione più idonei  e l'approfondimento storico critico delle tecniche d'esecuzione  delle opere. Sono stati quindi selezionati e predisposti per l'esposizione  oltre 120 disegni. A restauro completato, tutti i fogli torneranno nel  volume ricostituito secondo l'intenzione critica e metodologica voluta  in origine da padre Resta.

Il catalogo, edito  a Milano nel 2007 dalla Silvana Editoriale SPA, dal titolo  I disegni del Codice Resta di Palermo, riproduce tutti i disegni  presenti nel volume ed ha accompagnato la prima edizione della mostra  che si è tenuta  presso La Galleria Comunale d'Arte Moderna  di Palermo, dal febbraio al maggio 2007. Contiene saggi di Simonetta  Prosperi Valenti Rodinò, Vincenzo Abbate e Filippo Guttuso, nonché  contributi di Marzia Faietti, Fabio Fiorani, Arnold Nesselrath, Cristina  Riebesell, Richard Tuttle. 

La mostra è a cura  di Simonetta Prosperi Valenti Rodinò e Fabio Fiorani

Date visite:

martedi  15 aprile    22 aprile    29 aprile 2008       
martedi    6 maggio   13 maggio      20 maggio   27 maggio 
martedi    3 giugno    10 giugno 
giovedi  17 aprile  24  aprile     
giovedi  8 maggio  15 maggio   22 maggio  29 maggio 
giovedi  5 giugno   12 giugno



NOTIZIE UTILI

Sede della mostra   Palazzo Fontana di  Trevi - Via Poli, 54 - Roma

Date     1 aprile – 15 giugno 2008

Orario     10.00 – 19.00.  Chiuso  lunedì, 25 aprile, 1 maggio   

Ingresso    libero

Informazioni    +39 06 69980 238 / 248


Ufficio Stampa   Marcella Ghio: tel + 39 06 69980238 / + 39 335 6821996  fax +39 06 69980242  mghio@beniculturali.it

Comunicazione e Relazioni Esterne   R. Parma: tel +39 06 69980248 / +39 334 6269159 rparma@beniculturali.it 

Sito internet    www.grafica.arti.beniculturali.it/home.htm


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