COMUNICATO STAMPA DI "GEO AMBIENTE E TERRITORIO" di Monterotondo M.
In relazione alla notizia con cui il Consiglio regionale della Toscana, per voce del vicepresidente Alessandro Starnini, ha annunciato di volere realizzare una pala eolica istituzionale a Monterotondo Marittimo, lo scrivente comitato GEO non può esimersi dal sottolineare una scarsa conoscenza della realtà e delle problematiche del territorio da parte della istituzione consiliare.
Facciamo presente che questo modesto borgo maremmano già "ospita", con gravi sacrifici e impatti, ben 5 (cinque) centrali geotermoelettriche Enel, e che i pozzi realizzati ed in corso di trivellazione ammontano a circa 70 (settanta), con uno sviluppo di vapordotti per un totale stimato di circa 15 Km.
La potenza installata ammonta a circa 100 MW complessivi per una produzione annuale di 800 GWh. Ci sembra un contributo ragguardevole alle energie rinnovabili, che sopperisce alle esigenze di alcune migliaia di Consigli regionali! Inoltre facciamo rimarcare che nel PIER Toscana è previsto un ulteriore sviluppo del 25% da fonte geotermica, e pertanto già esistono sovrabbondanti possibilità di produzione energetica da fonte certificata come rinnovabile, anche per tutti i Consigli, regionali, provinciali e comunali di tutta Italia.
Invece appare del tutto marginale e inefficace l'installazione di una pala eolica che, seppure di una potenza di 2 MW installati, non potrà produrre che 2 GWh, stante la producibilità di sole 1.000 ore/anno, rilevabile dalle mappe eoliche CESI per questo sito; ossia sufficiente solo per i consumi annui di 350 persone!
Peraltro ci preme sottolineare che dovrebbe essere a conoscenza di questo Consiglio la criticità della situazione socioeconomica di Monterotondo Marittimo: area depressa e con il PIL più basso di tutti i comuni della provincia. Non ci sembra che questa azione possa in alcun modo portare un contributo alla soluzione o alleviamento del problema, in quanto privo di ricadute economiche ed occupazionali.
Tuttavia vogliamo evidenziare che iniziative estemporanee e impattanti di questo genere rischiano, invece, di affondare quel poco di attività turistica che faticosamente, e solo con iniziative private, si sta avviando nel territorio, valorizzando ambiente, prodotti tipici e quella parte di paesaggio residua dalle fin troppo invasive attività Enel. Attività che, al contrario, porta ritorni economici seppur modesti, occupazione, e qualche prospettiva per il futuro.
Pertanto questo Comitato esprime la più viva contrarietà all'iniziativa unilaterale annunciata dal Consiglio regionale e si batterà in tutte le sedi per contrastarla.
Monterotondo 24/6/2008
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