La sosta ad Alta, un piccolo centro a poche decine di chilometri da Capo Nord, ha permesso di ultimare i lavori di adattamento ai veicoli a seguito delle nuove esigenze che si erano presentate durante il prologo della spedizione. Grazie al lavoro degli alpini del Centro Addestramento Alpino di Aosta, che fanno parte della spedizione artica, sono state sostituite le catene da neve, appositamente costruite da König nell’arco di pochi giorni, in grado di affrontare sia le condizioni delle strade che le piste off road che si incontreranno da qui in poi e montate sulle gomme fornite da Yokohama. Sono state modificate anche le parti interne di Massif e Daily 4x4 per ottimizzare gli spazi a disposizione per rendere confortevoli i mezzi che saranno utilizzati per circa 4 mesi sia come mezzi di trasporto che come casa, officina, stazione video e di trasmissioni via satellite per circa quaranta uomini che si avvicenderanno nell’avventura.
Fondamentale sarà l’attività di Telespazio (Finmeccanica/Thales) e dell’Agenzia Spaziale Italiana non appena gli automezzi saranno costretti a lasciare le strade innevate per avventurarsi nel fuori strada. Le fotografie satellitari ottenute con i satelliti radar della costellazione COSMO-SkyMed daranno modo di avere carte sempre aggiornate sulla situazione dei terreni. Quando poi i veicoli dovranno attraversare i fiumi o, più in là, dovranno percorrere tratti di mare ghiacciato, le fotografie permetteranno di rilevare lo spessore del ghiaccio e consentire quindi di individuare rotte per viaggiare in sicurezza, o eventualmente cercare altre strade.
Da questo momento sarà possibile approfondire l'esplorazione e la ricerca in quest'area simbolo del pianeta, un aspetto fondamentale per il WWF a fianco di OLTRE in qualità di partner scientifico. Le ricerche più recenti continuano, infatti, a confermare come l'Artico sia un'area colpita in maniera sensibile dai cambiamenti climatici. Il tema è oggi al centro del dibattito scientifico e continua ad essere alimentato da conferme sulla drastica riduzione dei ghiacci artici.
In condizione estreme anche una piccola influenza o un piccolo incidente possono risultare complessi da affrontare, ma l’equipaggio avrà l’appoggio dell’ACI Global Medical Team. “Saremo in grado di prestare un’assistenza medica specialistica continua”, sostiene Giuseppe Fontana, 55 anni, Direttore Medico di ACI Global, fornitore ufficiale di OLTRE.
“In caso di necessità – continua Fontana – potremo attraversare con le 4X4 territori deserti e inospitali per raggiungere presidi ospedalieri che possano dare assistenza ai membri della spedizione”.
Intanto proseguono i test psicometrici delle singole persone che partecipano alla spedizione e che verranno analizzate dal professor Giampaolo Perna dell’Ospedale San Raffaele di Milano.
A bordo della spedizione anche gli esperti di Creattività, che lavorano costantemente per armonizzare il gruppo e per gestire le attività di carattere formativo e sociale che sono necessarie per affrontare le giornate dove le ore di buio sono altre 20 e la possibilità di tensioni sono sempre possibili.
Nel frattempo i mezzi della spedizione, i 4 Massif 4x4 e i 2 Daily 4x4 Iveco hanno rispettato le aspettative dei componenti della spedizione. Al momento non hanno presentato alcun inconveniente tecnico e si sono mostrati affidabilissimi negli insidiosi tratti ghiacciati alle più alte latitudini raggiunte. Per l’equipaggio è risultato confortevole non solo vivere all’interno dei mezzi, ma anche dormire nelle tende poste sopra di essi.
Il primo equipaggio rientrato nei giorni scorsi da Capo Nord, dunque, ha lasciato i mezzi al secondo gruppo di avventurosi nelle migliori condizioni; l’avventura continua.
Ufficio Stampa OLTRE Beyond the Edge
Nessun commento:
Posta un commento