Firenze, 14 Dicembre 2009. In Finanziaria 2010 e' prevista l'abolizione del contributo unificato, quella tassa di minimo 500 euro che si paga per le cause con un valore minimo di 52.000 euro. Al suo posto ne e' prevista una nuova che parte da 30 euro per cause fino a 1.100 euro, che diventano 70 per importi fino a 5.200 euro; la novita' e' che si paga anche per opposizioni a sanzioni amministrative, come le multe per la violazione del codice della strada.
Siccome la maggior parte delle multe sono di importi tra 30 e 70 euro, chi se la sentira' di tentare un ricorso al giudice di pace quando, in caso di vittoria, il "guadagno" sara' al massimo di qualche decina di euro? Guadagno che non sara' mai tale considerato il tempo che un cittadino ha impegnato e l'eventuale costo di un avvocato. Certamente si potra' continuare a fare ricorso al Prefetto dove il costo vivo sara' zero. C'e' pero' da considerare che questo tipo di ricorso e' fattibile solo nei casi in cui l'evidenza dell'errore dell'accertatore e' al 100%, perche' il prefetto fa solo una verifica burocratica e non c'e' una fase dibattimentale in cui si ascoltano le parti e, soprattutto, quando un ricorso viene respinto, automaticamente l'importo della multa raddoppia (cosa che non avviene davanti al giudice di pace, dove l'eventuale raddoppio -raro- e' a discrezione del giudice).
Qualcuno potrebbe chiedere che questa tassa sia restituita nel caso in cui il ricorso fosse vinto dal proponente, ma crediamo sia un'opzione praticamente impossibile visto il trascorso: qualche anno fa, per depositare ricorsi del genere, si pagava una cauzione che poi veniva restituita in caso di vittoria, ma il legislatore per praticita' amministrativa decise di levarla.
Di fatto, quindi, con questo provvedimento che sara' approvato in Finanziaria il diritto al ricorso contro le multe al codice della strada viene abolito.
Se questo e' un metodo per riformare la giustizia e, nello specifico, sbloccare l'ingolfamento dei tribunali, visto che siamo solo all'inizio di queste grandi riforme nell'ambito di uno dei poteri dello Stato, cosa ci dovremo aspettare in seguito?
Vincenzo Donvito, presidente Aduc
COMUNICATO STAMPA DELL'ADUC
Associazione per i diritti degli utenti e consumatori
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