Parte domani da Prato il 31 marzo il “Power of 3 Tour”
Stef Burns (guitar) Billy Sheehan (bass) Juan Van Emmerloot (drums)
31.03 PRATO KELLERPLATZ
01.04 LEGNANO (MI) LAND OF LIVE
02.04 BOLOGNA, BRAVO CAFFE’
04.04 RECANATI (MC) EXTRA ALTERNATIVE CLUB
05.04 NAPOLI GOODFELLAS
06.04 ROMA CROSSROADS
STEF BURNS e il bassista americano BILLY SHEEHAN (fondatore dei Mr Big), hanno deciso di fondere i loro stili in un progetto unico che con entusiasmo porteranno live sui palchi di tutta Italia a partire dal 31 marzo. A completare il trio sarà il batterista olandese JUAN VAN EMMERLOOT, da anni al fianco di Burns.
POWER OF 3, un tour che si preannuncia spettacolare, partirà il 31 marzo da Prato (Kellerplatz) toccando alcune delle principali città italiane tra cui: 1° aprile Legnano-MI (Land of Live), 2 aprile Bologna (Bravo Caffè) – e, dopo una tappa speciale il 3 aprile a Firenze, all’Hard Rock Cafe per un “Meet & Greet” con i fans – proseguirà il 4 aprile a Recanati (Extra Alternative Club), 5 aprile a Napoli (Goodfellas) per chiudersi il 6 aprile a Roma (Crossroads).
Stef Burns (guitar): californiano, chitarrista noto per il gusto e la passionalità che riesce a trasmettere quando suona, ha collaborato con numerosi artisti tra cui Alice Cooper, Sheila E, Prince, Narada Michael Walden, G3, e moltissimi altri. Al momento collabora, negli Stati Uniti, con Huey Lewis & the News, con il quale si esibisce in lungo e in largo incessantemente, e in Europa, con Vasco Rossi. Oltre a queste collaborazioni, Stef Burns porta avanti da qualche tempo un suo progetto personale: gli SBG – acronimo di Stef Burns Group. Stef ha all’attivo tre album: Swamp Tea, Bayshore Road (scritto con il chitarrista acustico Peppino D’Agostino) ed il più recente World Universe Infinity, che segna la svolta rock dell’artista e con il quale si presenta per la prima volta in veste di cantante. Ne è seguito un tour raccontato nel recente Dvd “World Universe Infinity Live”.
Il bassista statunitense Billy Sheehan (bass), notissimo per le sue doti tecniche, che gli hanno anche fatto guadagnare l’appellativo di "The Eddie Van Halen of the bass”. Dopo la sua prima band, i Talas, ha collaborato con molti artisti tra i quali: David Lee Roth, Steve Vai, Joe Satriani, Terry Bozzio, Dennis Chambers, gli UFO. Recentemente si è unito a Tony McAlpine, con il quale aveva già collaborato ai tempi di Steve Vai, e Virgil Donati, per il progetto Devil’s Slingshot, con il quale ha pubblicato un album e realizzato un tour europeo. In seguito, ha partecipato all’album di ritorno della band metal Bulldozer, e a un progetto jazz fusion, i Niacin, con Dennis Chambers e Jon Novello, dimostrando tutta la sua capacità e versatilità.
Oltre a tutto ciò, Billy Sheehan è famoso per essere bassista e fondatore dei MR. BIG, che nel 2009 si sono riuniti nella loro formazione originale, pubblicando un nuovo disco “What If!” , al quale è seguito un tour mondiale che lo scorso anno li ha visti protagonisti un po’ ovunque.
L’album è stato anche premiato ‘album dell’anno’ in Giappone, dove Billy ha vinto il premio come ‘bassista dell’anno’ per la 15^ volta.
Juan Van Emmerloot (drums), olandese, ha iniziato a suonare la batteria quando era solo un bambino; la sua passione per girare il mondo e incontrare musicisti lo ha trasformato ben presto in un sessionman internazionale. Dal 1993 è stato sui palchi con diversi chitarristi e cantanti tra i quali: Mick Moody & Bernie Marsden (White Snake), Walter Trout (John Mayal Band), Poppa Chubby, Omar Dykes (Omar & The Howlers). Negli anni seguenti Juan è stato in tour in tutta Europa con alcuni dei più grandi chitarristi: Snowy White (Pink Floyd, Thin Lizzy), Mick Rogers (Manfred Man's Earthband), Pat Travers, Steve Lukather (Toto). Sebbene il suo sound abbia influenze funk, jazz e latin, il suo modo di suonare si è evoluto in uno stile caratterizzato da un potente groove rock, combinato con arrangiamenti di percussioni. Da 5 anni è il batterista ufficiale di SBG, con cui si è esibito più volte in tour in Italia e Europa. “Amo lavorare e viaggiare con Stef Burns e la sua musica; è assolutamente uno dei miei “guitar heroes” della scena rock odierna!” Incontrando Stef, e Peppino D’Agostino, per me ha significato “libertà di suonare, piuttosto che fare il batterista e basta; così ho iniziato a usare più dinamica e più colore. Proprio per questi concerti ho anche creato un set-up da palco speciale che permette di continuare a sostenere le sue avventure sonore e la sua creatività musicale.“
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