Poco meno di un anno fa, in particolare il 27 dicembre 2011, lo"Sportello dei Diritti" sollevava un problema annoso ma che appare al pubblico solo quando diventa una questione di cronaca nera: quello della messa in sicurezza dei passaggi pedonali, divenuti, al contrario, delle trappole mortali per gli utenti deboli della strada.
Anche quest'anno, nonostante la campagna lanciata ben un anno fa, le cose pare non siano migliorate perché a causa della scarsa "avvistabilità" diurna e notturna degli attraversamenti dedicati ai pedoni, continuano a ripetersi sinistri anche gravissimi proprio su quei tratti che dovrebbero costituire un punto delle strade quasi inviolabile, almeno dal punto di vista della sicurezza stradale.
L'allarme continua ad essere attuale in Italia, specie se si pensa che in gran parte del resto dei Paesi dell'eurozona continuano di anno in anno a decrescere in maniera sostanziale il numero d'incidenti che coinvolgono pedoni.
In Italia, al contrario, se c'è una lieve decrescita pari a - 4% dei decessi di pedoni, si è passati da 614 morti nel 2010 a 589 nel 2011 non ci si può dire di certo soddisfatti perché troppe continuano ad essere le tragedie, spesso annunciate, che vedono coinvolti cittadini colpevoli di attraversare la strada. Tra i maggiormente coinvolti vi sono i bambini fino a 15 anni e gli anziani oltre i 65.
In questa drammatica classifica sono compresi anche 61 bambini da 0 a 14 anni deceduti nel solo 2011 che peraltro, è lo stesso numero già raggiunto sino al 30 ottobre 2012 secondo l'Osservatorio il Centauro ASAPS per i soli bambini sino a 13 anni.
Alla luce di tali dati che confermano la scarsa sicurezza dei passaggi pedonali nostrani, Giovanni D'Agata, fondatore dello "Sportello dei Diritti", ribadisce la necessità di un piano nazionale per la messa in sicurezza di tutti gli attraversamenti dedicati ai pedoni ed in particolare in quelli più frequentati dalle categorie più esposte.
Stiamo parlando, in particolare modo nei tratti in prossimità di scuole, ospedali e case per anziani, anche perché la tecnica ha fatto passi da gigante nel settore della sicurezza stradale, ove applicata, non solo con alcune misure, per così dire, tradizionali, come la possibilità di inserire un'isola pedonale al centro della carreggiata per le strade più ampie, la necessità di illuminare adeguatamente il passaggio, la presenza di catarifrangenti e un'adeguata avvistabilità della presenza dell'attraversamento stesso che dev'essere sgombro da ostacoli di qualsiasi tipo e le cui strisce devono essere costantemente ridipinte sul manto stradale per non risultare sbiadite o parzialmente cancellate.
Tra le novità, per aumentare la visibilità, da più parti si avverte la necessità di una sostituzione generale della segnaletica insistente sugli attraversamenti, anche attraverso un apposito decreto che modifichi il regolamento vigente, e che obblighi gli enti proprietari a installare appositi indicatori muniti di luci LED.
Siamo certi che attraverso un piano nazionale per la tutela dei pedoni si possano risparmiare tante vite umane e costi sociali notevolissimi.
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Redazione del CorrieredelWeb.it
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