L'Italia dice no alle pentole radioattive
Barazzoni/Fiac: serve massima tutela per la salute degli italiani a tavola
Milano, 20 marzo 2013 - Le importazioni da Paesi in cui le verifiche di conformità non sono assicurate mettono a repentaglio la salute di tutti noi. Il recente sequestro di pentole indiane radioattive a Taranto evidenzia i rischi per la salute che ogni giorno corriamo.
"Servono regole e il rispetto delle norme esistenti da parte di tutti, assieme alla piena consapevolezza dei consumatori all'atto d'acquisto - afferma Andrea Barazzoni Presidente Fiac, l'Associazione dei produttori Italiani di articoli casalinghi - "Le aziende italiane rispettano la normativa vigente, sono sottoposte al controllo delle Autorità e utilizzano solo materie prime autorizzate. Fiac da anni si adopera per tutelare il prodotto di qualità e la salute dei consumatori e continuerà a farlo in ogni sede, italiana e internazionale – conclude Barazzoni - Un plauso alle Autorità di controllo che si sono adoperate per il sequestro delle pentole indiane a Taranto".
I produttori italiani di casalinghi dicono NO
NO ALLA LOGICA DEL MINOR PREZZO, ANCHE A SCAPITO DELLA SALUTE
NO AI PRODOTTI DI IMPORTAZIONE NON CONTROLLATI
NO AI PRODOTTI DI SCARSA QUALITA'
NO AL NON RISPETTO DELLE REGOLE
Come scegliere una pentola in sicurezza:
ü Controllare il luogo di origine del prodotto
ü Fare attenzione a prezzi eccessivamente bassi
ü Prediligere prodotti italiani o europei
FIAC - Associazione fabbricanti italiani articoli casalinghi - un settore in cui operano 3800 addetti e che fatturato 770 milioni di euro, con una quota export del 70%. FIAC è composta dalle più importanti e rappresentative aziende del Made in Italy del settore: al suo interno confluiscono 6 categorie merceologiche: posateria; coltelleria; pentolame; vasellame; caffettiere; articoli da regalo per la casa.
ANIMA - Federazione delle Associazioni Nazionali dell'Industria Meccanica Varia e Affine - è l'organizzazione industriale di categoria che, in seno a Confindustria, rappresenta le aziende della meccanica varia e affine, un settore che occupa 200.000 addetti per un fatturato di 44 miliardi di euro e una quota export/fatturato del 54% (dati riferiti al consuntivo 2011). I macrosettori rappresentati da ANIMA sono: macchine ed impianti per la produzione di energia e per l'industria chimica e petrolifera- montaggio impianti industriali; logistica e movimentazione delle merci; tecnologie ed attrezzature per prodotti alimentari; tecnologie e prodotti per l'industria; impianti, macchine prodotti per l'edilizia; macchine e impianti per la sicurezza dell'uomo e dell'ambiente; costruzioni metalliche in genere.
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Andrea Pietrarota
Cavaliere al merito della Repubblica
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sociologo della comunicazione, giornalista e consulente di comunicazione integrata
direttore responsabile di AlternativaSostenibile e fondatore del CorrieredelWeb.it
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