La questione era emersa lunedì scorso, durante i festeggiamenti per i suoi 107 anni. Lucrezia Furceri, operaia in una fabbrica che faceva camicie, la donna più anziana del Ticino, non riceveva più la pensione già dall'aprile scorso. La signora, arrivata in Svizzera negli anni '60, era infatti considerata come già deceduta dall'INPS di Palermo, che fino ad un anno fa si era occupato di versarle la rendita di vecchiaia.
Ora però la situazione si è sbrogliata, fa sapere Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", e Lucrezia è tornata a vivere anche per l'Italia. Il mancato pagamento della pensione, che durava da ormai un anno, era dovuto unicamente ad un errore del codice fiscale.
Lo ha spiegato l'INPS di Palermo, che ha subito riattivato l'accreditamento della pensione sul conto della decana del Ticino. L'INPS ha aggiunto che nell'aprile 2013 era stato richiesto alla signora Furceri un "certificato di esistenza in vita", ma che lo stesso è stato presentato solo nel dicembre scorso.
L'INPS non ha poi potuto ripristinare il pagamento, a causa del già citato errore del codice fiscale. Ma ora, grazie anche al fatto che l'ingiustizia è balzata all'onore delle cronache, l'INPS si è attivata presso l'Agenzia delle entrate e in breve tempo ha risolto la situazione. A partire da questo mese di giugno Lucrezia Furceri riceverà nuovamente la sua pensione, così come le rate non riscosse.
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