"Io sono fiducioso, sono convinto che questi giornalisti (Nuzzi e Fittipaldi, ndr), nel corso di questo processo, dimostreranno la loro innocenza, la loro estraneità ai fatti loro imputati. Una cosa è certa: solo su una cosa sento davvero istintivamente di dovermi esprimere; anche perché, tengo a precisarlo, io sono il primo, come giornalista, a credere fino in fondo nella libertà di stampa, ci mancherebbe, e guai a lasciare la notizia nel cassetto. Il discorso è un altro. Quando loro dicono che hanno pubblicato questi libri, questi materiali, questi documenti, per aiutare il Papa, beh, me lo lasci dire: io ho dei seri dubbi. Per quale motivo? Perché innanzitutto Papa Francesco era ben informato e l'ha detto a chiare lettere. Dopodiché, inutile nasconderselo, in questo modo hanno messo in difficoltà il Santo Padre, e peraltro gettando discredito, lo si voglia o no, sulla Chiesa istituzione, una Chiesa che comunque Papa Francesco rappresenta".
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