Sabato 25 marzo alle ore 20.30 lo spazio culturale INTERNO 4 incontra Salvatore Scirè, giornalista, commediografo e regista, nonché autore del libro “Da ragazzo giocavo a Piazza Navona” , di recente pubblicazione.
L’evento, peraltro, sarà articolato in maniera
insolita. Poiché l’Autore si diletta a suonare il pianoforte e a cantare
qualche canzone, intratterrà i presenti, alternando musica e racconti,
riferendo aneddoti e curiosità, parlando dei suoi viaggi in giro per il mondo
(con relative canzoni!). Argomenti che, in parte, sono anche il filo conduttore
del libro.
Si
tratta di uno scritto interessante, che, come spiega l’Autore, non vuole essere
un’autobiografia in senso classico, anche se vengono raccontati fatti che
riguardano lui e la sua famiglia: in realtà la “forma” apparentemente autobiografica
appare fin da subito quasi un pretesto, o meglio un ideale fil rouge,
che serve per legare e narrare episodi o momenti particolari di una vita
irrequieta e multiforme, oppure per parlare di persone, anzi di personaggi, che
lui ha avuto la fortuna di incontrare. O ancora per raccontare fatti singolari,
di cui è stato testimone involontario; a volte anche eventi straordinari in cui
si ha quasi la netta sensazione di sfiorare la storia. Non a caso, questo scritto, proprio in linea
con quanto sopra detto, non parla affatto di cose strettamente personali o
realmente intime: quindi niente amori, niente flirts, niente avventure, ma
soprattutto ricordi, emozioni, e piccoli frammenti di storia vissuti in prima
persona!
Grazie
anche alle musiche, la fantasia ci porterà da Roma a Lisbona da Rio de Janeiro
a Buenos Aires, magari passando per Mosca o Madrid. Dalla nativa Sicilia al
Pantheon, attraverso narrazioni particolarmente
emozionanti che, in realtà, ci riportano indietro nel tempo, descrivendo quella
che fu la città degli anni della cosiddetta “dolce vita”. E infine, una
continua sfilata di persone e personaggi, incontrati realmente, da Umberto II a
Francesco Cossiga, da Giulio Andreotti a Garinei&Giovannini, da Carlo
Lizzani a Gigi Proietti e Bruno Piattelli.
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