CONFCOMMERCIO SU INFLAZIONE: CONSUMI ANCORA NEL FREEZER
Sostanziale stabilità per i prezzi dei beni di largo e generale consumo e conferma del perdurare della stagnazione dei consumi: questo il commento del Centro Studi di Confcommercio ai dati preliminari sui prezzi al consumo di novembre diffusi dall'Istat.
In particolare per gli alimentari e le bevande si sconta anche nell'ultimo mese una variazione congiunturale modesta (+0,1%) ed una crescita rispetto all'analogo mese dello scorso anno del +0,6% (a fronte del 2,2% registrato dall'indice generale), smentendo quanti vedevano nelle ultime settimane aumenti ingiustificati e fuori controllo proprio all'interno di questo comparto.
A preoccupare e pesare sull'evoluzione nel breve periodo dei prezzi al consumo - conclude il Centro Studi - sono ancora una volta i prodotti petroliferi ed il comparto energetico la cui stasi dell'ultimo mese appare più come un elemento transitorio che come una inversione delle tendenze che ormai da mesi si vanno registrando in questi capitoli.
Va ricordato inoltre come il petrolio e l'energia pesino sui costi di gestione delle imprese che ormai da tempo si trovano a fronteggiare aumenti anche consistenti su questo versante e che si vedono costrette, per non deprimere una domanda quanto mai debole, ad assorbire questi incrementi.
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