(Numero 3/2006)
Editoriale – Il Nuovo Umanesimo
È' opinione pressoche' comune che la tecnologia abbia introdotto cambiamenti tali da destabilizzare le vecchie certezze sulle nostre identita' individuali e collettive, immergendoci in una sorta di "sonnambulismo consumistico" (Tomàs Maldonado). Se a questo aggiungiamo la perdita del senso di sicurezza (a causa del terrorismo), il cosiddetto "paradosso della felicita'" (all'aumento del reddito pro capite è corrisposta una diminuzione della felicita'), l'aggressione continua alla quale siamo sottoposti da stimoli continui (gli psicologi parlano di "sindrome dell'attenzione parziale continua"), … pare che l'uomo contemporaneo abbia proprio bisogno di aiuto!
E cosi', mentre anche c'e' chi – come il fondatore di Microsoft Italia, Umberto Paolucci - parla dell'approssimarsi di nuovo "umanesimo tecnologico" , che fornirà ad ognuno di noi strumenti capaci di sviluppare i nostri talenti e liberare il nostro tempo, si cercano nel frattempo rimedi per salvare l'uomo contemporaneo, sempre piu' confuso e in crisi. E queste cure diventano esse stesse (loro malgrado) nuove occasioni di business in un mercato che sta facendo nuovamente dell'uomo il suo principale protagonista.
Buona lettura,
Biagio Pastorino – Direttore Editoriale
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ESPLODE LA VOGLIA DI SILENZIO
Come puo' avere successo un film con soli due minuti di dialoghi (dispersi in circa due ore di silenzi e rumori), dedicato alla vita quotidiana di una comunità di monaci cistercensi francesi e dal titolo emblematico de "Il grande silenzio"? Eppure, a quanto dicono i giornali, si moltiplicano in Italia e in Germania le sale che mettono in programmazione questo film, che continua a riscuotere un grande successo di pubblico.
L'interesse per questo film non deve pero' stupire, sommersi come siamo da un diluvio di informazioni, rumori, distrazioni, che hanno reso il silenzio una risorsa tanto scarsa per l'uomo contemporaneo da influenzare anche il mercato. Lo testimoniano, ad esempio, il successo editoriale di una guida all'ospitalita' nei monasteri (tra i bestseller di Amazon), l'organizzazione negli Usa (già dal 2000) di "party del silenzio" ma anche il numero crescente di coloro che, per seppur brevi periodi di riposo, scelgono di rifugiarsi nei "luoghi dello spirito" (monasteri, centri benessere, …), dove ritrovare l'essenziale ma soprattutto sé stessi, attraverso la terapia del silenzio e la meditazione.
E questo proprio mentre alcuni recenti interessanti studi hanno confermato i benefici effetti che la meditazione puo' determinare sulla concentrazione, sulla riduzione dello stress e più in generale sul nostro benessere psico-fisico. In particolare, lo studio curato da Richard Davidson dell'Universita' del Wisconsin ha dimostrato che la meditazione prolungata attiva quelle aree cerebrali che sembrano essere all'origine della sensazione di felicita' e di benessere, riducendo l'ansia e addirittura potenziando il sistema immunitario. E se e' anche vero che la frequente meditazione produce nel cervello effetti permanenti, sembra allora quanto mai appropriato il consiglio di un vecchio spot: meditate gente, meditate …
[Fonti: TENZIN GYATSO (DALAI LAMA), Insieme scienza e religione, in "La Repubblica", 14.11.05, p. 17; MARIA PIA FUSCO, I monaci conquistano l'Italia. "Non è un film ma un'esperienza, in "La Repubblica", 07.04.06, p. 60; PIERGIORGIO ODIFREDDI, Buddha e la scienza, in "La Repubblica", 15.03.06, p. 49; DAVIDE PERILLO, Trovare se stessi cercando Dio, in "Geo", 2 (2006), pp. 154-164; GABRIELE ROMAGNOLI, Il silenzio che conquista la Germania, in "La Repubblica", 16.01.06, p. 17; CINZIA SASSO, Il silenzio, ultima arma anti stress, in "La Repubblica", 08.04.06, p. 35].
OGGI IL LETTINO DELLO PSICOLOGO E' SUL WEB
L'ultimo rapporto Eurispes sullo stato dell'Italia ha offerto un dato abbastanza allarmante: sono circa 2.700.000 gli italiani che vanno dallo psicanalista, soprattutto a causa dello stress, generando un giro di affari di circa 4,9 milioni di euro.
Certamente inferiori sarebbero gli introiti degli psicanalisti se prendesse piede anche nel nostro paese il fenomeno della psicoterapia via Internet, che si sta velocemente diffondendo negli USA, favorita soprattutto dalla convenienza dei prezzi, dalla possibilita' dell'anonimato, oltre che dalla comodita' della soluzione. Il Prof. Martin Seligman, dell'Universita' della Pennsylvania, e' stato tra i primi a sperimentare la consulenza psicologica in rete, attraverso il suo sito www.ReflectiveHappiness.com. Qui il paziente, per soli 9 dollari al mese, dopo aver misurato con un test il suo livello di felicita', riceve periodicamente istruzioni pratiche per accrescere (attraverso appositi esercizi) l'auto-apprezzamento e allontanare i pensieri negativi, e trova sempre disponibile un partner virtuale, pronto a raccontargli esperienze di vita reale con le quali identificarsi.
Un buon successo sta poi riscuotendo anche un sito dedicato agli alcolisti (www.eGetgoing.com), attraverso il quale essi possono comunicare via mail con il counselor o, in sessioni pensate come videoconferenze (mantenendo pero' l'anonimato), con gli altri componenti del gruppo.
Anche se in molti continuano a esprimere dubbi sulla validita' della psicoanalisi on line, sono numerosi anche quelli che ne sostengono la validita', ipotizzando addirittura la possibilita' di ottenere risultati migliori della terapia tradizionale. Un'ipotesi, questa, rafforzata da un recente esperimento condotto dai ricercatori dell'Universita' di Norrkoping (Svezia), che hanno utilizzato, su un gruppo di 90 pazienti affetti da depressione, una terapia basata sullo scambio di posta elettronica. Ai pazienti è infatti semplicemente stata data la possibilita', ogni volta che ne hanno avuto bisogno, di comunicare con il proprio terapista attraverso brevi mail, senza dover aspettare di incontrarlo in studio.
[Fonti: PAOLA FONTANA, Le sedute psicoanalitiche sbarcano sul Web, in "Repubblica – Affari e Finanza", 20.03.06, p. 16; LUISA GRION, Italia felice ma più povera e stressata, in "La Repubblica", 28.01.06, p. 28].
CURARE L'ANIMA CON LA … FILOSOFIA
Viviamo in quella che viene detta "eta' della tecnica" e siamo sempre piu' stressati, preoccupati, frustrati per l'impossibilità di soddisfare tutti i nostri desideri, incerti per aver smarrito punti di riferimento e certezze. Ma da qualche decennio e' stata esplorata una nuova strada per affrontare le nuove malattie dell'anima, affiancando o addirittura sostituendo la solita psicoanalisi con la filosofia. A introdurre la cosiddetta praxis o consulenza filosofica e' stato il tedesco Gerd Achenbach, fondatore nel 1982 della prima associazione per lo studio dell'applicazione della filosofia ai problemi della vita quotidiana.
La metodologia applicata nella consulenza filosofica e' quella del dialogo non schematico, ispirato chiaramente al metodo socratico, utilizzando il quale il quale i "filosofi-terapeuti" cercano di offrire ai "pazienti" modi migliori di attribuire valore alla loro vita, di ritrovare un senso (oggi sempre più recondito e nascosto) alla propria esistenza.
Giunto anche in Italia, il "fenomeno" della consulenza filosofica ha progressivamente ampliato i propri ambiti, venendo applicata anche a quello professionale e a quello della formazione. Con sempre maggiore frequenza, infatti, aziende private ma anche enti pubblici (come il Ministero della Giustizia o il Quartiere 4 di Firenze, dove è addirittura offerto un servizio di consulenza filosofica gratuita) hanno introdotto nei loro staff la figura del filosofo. E con un obiettivo duplice: da una parte, migliorare i processi produttivi, insegnando ai dipendenti a gestire i conflitti e restituendo loro motivazioni razionali, cosi' da permettergli di rendere maggiormente al lavoro; dall'altra aiutare le aziende a valorizzare le proprie risorse umane, attraverso lo sviluppo di un pensiero critico e creativo.
Forse alcuni continueranno a rimanere scettici sull'efficacia della consulenza filosofica per guarire le malattie dell'anima ma, di certo, la filosofia fa meno male degli psicofarmaci …
[Fonti: REMO BODEI, Piccoli Socrati a domicilio, in "Il Sole 24 Ore", 16.10.05, p. 31; MAURIZIO FERRARIS, Terapia breve per mali metafisici, in "Il Sole 24 Ore", 13.11.05, p. 35; PAOLA FONTANA, Le sedute psicoanalitiche sbarcano sul Web, in "La Repubblica - Affari e Finanza", 20.03.06, p. 16; UMBERTO GALIMBERTI, Psicoterapia o etica terapeutica?, in "La Repubblica delle Donne" , 01.04.06, p. 302; ENNIO MARTIGNAGO, Desensibilizzare è meglio che curare, in www.apogeonline.com (22.11.05); ALESSANDRO PAGNINI, La sofferenza nell'era della tecnica, in "Il Sole 24 Ore", 15.01.06, p. 36; PIER ALDO ROVATTI, Il filosofo e la sofferenza, in "La Repubblica", 25.11.05, p. 59; CINZIA SASSO, Socrate in ufficio, per lavorare meglio, in "La Repubblica", 01.05.06, p. 31].
UN AIUTO PER SUPERARE IL LUTTO
Un lutto e' un vero e proprio trauma che, se non viene affrontato (e "superato") nella maniera corretta può spingere in un tunnel interminabile e, per alcuni, senza uscita. Oggi, in particolare, il cosiddetto "lutto bloccato" (in cui il defunto continua ad essere considerato una parte ineliminabile di se' stessi, dalla quale è impossibile separarsi) e' divenuto una vera e propria piaga sociale, con un danno sociale altissimo.
Proprio per far fronte al problema del suo superamento, a Bologna e' stato inaugurato il primo servizio pubblico e gratuito di terapia di base del lutto, con una ventina di giovani psicologi formati dal dipartimento di psicologia dell'Universita' cittadina, coordinati dal Prof. Campione. Realizzato grazie al contributo finanziario della Fondazione Isabella Seragnoli e dall'Associazione "Rivivere", il servizio si articola in incontri di supporto psicologico (individuali, di gruppo o familiari) associati ad altri interventi di tipo sociale.
Nasce cosi' la figura del "pubblico consolatore" del lutto, che viene ad affiancarsi a quella dell'ethicist (o "philosopher in residence") presente in molti ospedali degli Stati Uniti, con il compito di consigliare pazienti e loro familiari, e a quella degli psicologi che si occupano dei malati terminali, preparando loro e i loro familiari ad affrontare la morte.
[Fonti: MARINA AMADUZZI, "Rivivere", quell'aiuto per superare il lutto, in "La Repubblica" (ediz. Bologna), 01.04.06, p. VI; REMO BODEI, Piccoli Socrati a domicilio, in "Il Sole 24 Ore", 16.10.05, p. 31; MICHELE SMARGIASSI, "Insegniamo a soffrire dopo il lutto, ecco il corso per uscire dal tunnel, in "La Repubblica" , 16.01.06, p. 25].
A SCUOLA DI FELICITA'
Chi avrebbe mai pensato di vedere la felicita' trattata come una qualsiasi materia di studio? È quanto sta accadendo in una delle piu' prestigiose Universita' statunitensi, Harvard, e nell'elitario college privato di Wellington, dove, attraverso l'organizzazione di corsi di "well being", dedicati cioe' al "come star bene" e alla cosiddetta psicologia positiva, la felicita' e' diventata un importante oggetto di studio.
L'interesse per questi corsi, e' stato subito notevole, come testimoniato dall'elevato numero di iscritti, decisi a raggiungere l'obiettivo di "imparare a essere felici". E per trovare la felicita', come ricorda il Professor Ben Shahar di Harvard, e' necessario innanzitutto "semplificare" la vita, accettando tutte le emozioni (anche quelle negative, come la paura, la tristezza e l'ansia), ma soprattutto essere consapevoli che essa dipende"da come siamo dentro".
Cosi' si susseguono in classe momenti di meditazione, esercizi di respirazione e la sperimentazione di tecniche di rilassamento, affiancate allo studio non solo di testi di psicologia positiva ma anche di classici come "Moby Dick" o "Il vecchio e il mare", e a simulazioni e giochi di ruolo.
Allora e' proprio vero che si puo' imparare ad essere felici…
[Fonti: ENRICO FRANCESCHINI, La felicità ora si studia al college, in "La Repubblica" , 20.04.06, p. 39; UMBERTO GALIMBERTI, Quella virtù così difficile da insegnare, in "La Repubblica" , 20.04.06, p. 39].
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ENGAGE!
In questa sezione troverete segnalazioni di letture, eventi e di quant'altro possa nutrire la nostra conversazione, che ci auguriamo possa crescere anche grazie al vostro contributo. In questa sezione, infatti, verranno pubblicate le vostre segnalazioni e le storie che vorrete condividere con i vostri colleghi. Engage!, quindi, tramite l'indirizzo e-mail newsletter@istimar.it
BOOK REVIEW
TECNOLOGIA E FUTURO
TOMÀS MALDONADO, Memoria e conoscenza. Sulle sorti del sapere nella prospettiva digitale, Feltrinelli, 2005, pp. 308, 20 €: l'analisi dei problemi e le prospettive esistenziali dell'uomo nell'eta' della tecnica.
PRATICA FILOSOFICA
LOU MARINOFF, Platone e' meglio del Prozac, Piemme, 2001, pp. 415, 19.90 €; Le Pillole di Aristotele, Piemme, 2003, pp. 447, 19,90 €: i due volumi con i quali la consulenza filosofica e' stata introdotta in Italia, ridotta per un pubblico di non addetti ai lavori.
GERD ACHENBACH, La Consulenza filosofica, Apogeo, 2004, pp. 192, 13 € : la consulenza filosofica illustrata dal suo fondatore.
Stefania Contesini, Roberto Frega, Carla Ruffini, Stefano Tomelleri, Fare cose con la filosofia. Pratiche filosofiche nella consulenza individuale e nella formazione, Apogeo, 2005, pp. 264, 13 €: una raccolta di interessanti saggi sull'utilizzo della consulenza filosofica in ambito professionale.
UMBERTO GALIMBERTI, La casa di psiche. Dalla psicoanalisi alla pratica filosofica, Feltrinelli, 2005, pp. 460, 19,50 €: l'approfondita giustificazione dell'utilizzo della filosofia (e della prassi filosofica) per curare le malattie che minano l'anima dell'uomo nell'eta' della tecnica.
AFFRONTARE IL LUTTO
FRANK OSTASESKI, Saper accompagnare, Mondadori, 2006, pp. 85, 9,80 euro: dal direttore di una struttura per l'assistenza di malati terminali l'esposizione di un percorso per affrontare la morte come parte della vita.
WEB
PSICOANALISI ON LINE
www.ReflectiveHappiness.com: come farsi psicoanalizzare on line a soli 9 dollari al mese.
www.eGetgoing.com: un counseiling per alcolisti, organizzato come terapie di gruppo.
CONSULENZA FILOSOFICA
www.phronesis.info: il sito della piu' importante associazione italiana per la consulenza filosofica, ricco di materiali interessanti.
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TODAY@ISM
MASTER IN MARKETING E COMUNICAZIONE, XXI Edizione Italiana
Roma, 9 Settembre 06 – 19 Novembre 06
Questo Master offre l'opportunità di prepararsi a ricoprire ruoli sia di carattere strategico che operativo all'interno delle funzioni aziendali relative e connesse al marketing. Sono disponibili borse di studio e agevolazioni per la partecipazione. I candidati potranno inviare il proprio curriculum vitae e lettera motivazionale all'Istituto via fax al n.06-39.38.86.87 oppure via e-mail all'indirizzo selemark@istimar.it , ovvero con raccomandata A/R entro e non oltre le ore 12 del 14 Luglio 2006.
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Servizi alle imprese
L'Istituto ha espanso la sua presenza sul mercato dei servizi di formazione e consulenza alle imprese con una nuova linea di servizi e brand che è stata presentata al mercato ad inizio 2006, per maggiori informazioni potete contattare l'ISM all'indirizzo sales@istimar.it
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L'ISM – Istituto Superiore del Marketing
L'Istituto Superiore del Marketing si occupa da diversi anni e con successo di formazione aziendale e consulenza direzionale, principalmente nelle aree marketing, comunicazione e skill manageriali.
L'Istituto vanta oltre 2000 profili formati e più di 7000 ore d'aula ed un'offerta formativa al pubblico estremamente selezionata e focalizzata alle principali aree e funzioni aziendali. I Master proposti dall'Istituto si caratterizzano per la marcata operatività dei contenuti con l'obiettivo di costruire e riqualificare le competenze dei corsisti per un loro ottimale inserimento in ambito occupazionale. I Master dell'Istituto Superiore del Marketing sono sviluppati in collaborazione con esperti di settore, aziende leader nei rispettivi campi e il prestigioso Dipartimento di Lingue per le Politiche Pubbliche dell'Università di Roma "La Sapienza".
TREND - Storie dall'ambiente di marketing
Il punto di partenza di ogni buon professionista del marketing è sempre l'ambiente che lo circonda. Il saper osservare la realtà con le giuste lenti può costituire, infatti, un vantaggio competitivo ove si scoprano nuove possibilità, opportunità, orizzonti. Spesso si tratta di deboli segnali dal futuro, semi di un qualcosa che deve ancora accadere, o evolvere.
TREND, la newsletter dell'Istituto Superiore del Marketing, vuole rappresentare l'occasione di esplorare, insieme ai nostri lettori, storie che sottintendono tendenze di carattere economico, sociologico o tecnologico che potrebbero dare forma al mercato del futuro. La parola "insieme" è importante perché il duplice invito che vi rivolgiamo è il seguente: da una parte contribuire con le vostre segnalazioni ad arricchire la nostra visione del panorama che ci circonda; dall'altra aiutarci ad invitare a prendere parte a questa conversazione altre persone.
Questo è lo spirito con cui vi presentiamo TREND, fateci avere i vostri feedback all'indirizzo newsletter@istimar.it .
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martedì 30 maggio 2006
ISM: TREND - Storie dall'Ambiente di Marketing
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