NO DELLA FEDERLAZIO AD AUMENTI IRAP
Roma, 12 giugno 2006 - La FEDERLAZIO esprime la sua preoccupazione per
la situazione dei conti della Sanità e si augura che il piano
antideficit predisposto dalla Regione, senza abbassare i livelli di
assistenza per la cittadinanza, sia allo stesso tempo giudicato
adeguato a scongiurare il rischio di un aumento dell'addizionale Irpef
e dell'Irap. Innalzare nuovamente la tassazione sulle imprese
significherebbe assestare un colpo mortale al sistema produttivo
locale e alle sue possibilità di agganciare una ripresa che sembra
timidamente affacciarsi.
Più volte il mondo della Pmi si è trovato a richiedere l'abolizione
totale dell'Irap, che penalizza nella sostanza le imprese più piccole
e quelle a maggior presenza di lavoro. La stessa contenuta riduzione,
pur attuata dalla Giunta precedente, era parsa largamente
insufficiente a determinare una decisa inversione di rotta. Ma
addirittura un aumento secco di un punto percentuale, che scatterebbe
automaticamente nel caso il piano di rientro non fosse accettato dal
Governo, ci riporterebbe indietro, ad una situazione che ci eravamo
illusi di esserci lasciata alle spalle.
Il provvedimento sarebbe un segnale molto negativo per le nostre
imprese, che getterebbe una luce sinistra sulle loro prospettive
future e qualche dubbio sulla reale volontà dell'attuale
amministrazione di adottare politiche per lo sviluppo delle Pmi, anche
in considerazione di sue altre recenti prese di posizione – ad esempio
a proposito dell'energia con la vicenda della centrale di
Civitavecchia – che sembrano confermare questa tesi.
UFFICIO STUDI E COMUNICAZIONE
(Resp. Roberto Battisti - tel. 06.549121)
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