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venerdì 29 giugno 2007

iPhone Apple: assalto ai negozi degli States

Usa, sale la febbre per l'iPhone nei negozi con la scorta armata

Cominciato l'assalto ai punti vendita di Apple e At&t in attesa del cellulare "rivoluzionario"
Verrà messo in vendita negli States il 29 giugno ma in tanti sono già in fila



 Usa, sale la febbre per l'iPhone nei negozi con la scorta armata "Un telefonino magico, rivoluzionario. Letteralmente cinque anni avanti rispetto a qualsiasi altro. Abbiamo reinventato il telefono". Macworld, 9 gennaio 2007, San Francisco. Durante la presentazione dell'iPhone, il cellulare Apple a lungo atteso dai fan, Steve Jobs, padre-padrone della società, non fece certo economia di aggettivi. Giurando: il nuovo dispositivo, un ibrido fra un iPod, un computer portatile e un cellulare, "rivoluzionerà" le comunicazioni telefoniche.

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L'idea di rivoluzione è stata sostenuta anche da una massiccia campagna di marketing. L'obiettivo era creare quello strano fenomeno che le persone dell'ambiente chiamano "hype". Un termine traducibile, se vogliamo, come "aspettativa ossessiva".

Ci sono riusciti. A torto o a ragione, milioni di persone hanno creduto alla "rivoluzione" promessa da Jobs, e si preparano all'avvento, previsto per il 29 giugno alle 6 del pomeriggio. Su Google, ricercando "iPhone", si ottengono più di 90 milioni di risultati. Ed è stato calcolato che, in poco più di 6 mesi, siano stati scritti 12mila articoli a riguardo.

E a New York, davanti al Cube, l'Apple Store di Manhattan, la fila si è cominciata a formare alle 5 di mattina del 24 giugno. Greg, il primo, ha già ottenuto i suoi 15 minuti di popolarità. "Voglio essere il primo al mondo ad avere l'iPhone - ha spiegato in un'intervista - sono pensionato e single, ho tempo da sprecare".

Non solo lui, evidentemente. Gli Stati Uniti sembrano letteralmente impazziti. Il trasporto dell'iPhone ai punti vendita è stato scortato da drappelli di uomini armati. Per evitare che qualche fan, ormai fuori di testa per l'attesa, tentasse l'assalto. I 1800 punti vendita della At&t, la compagnia telefonica che ha l'esclusiva con Apple, sono già assediati. Per il lancio - dicono i bene informati - è stato preparato uno stock di 3 milioni di iPhone. Ma qualcuno teme che non siano sufficienti.

I pochissimi eletti che hanno avuto la possibilità di testare il prodotto hanno giurato che tanta attesa, in parte, è giustificata. "E' all'altezza delle aspettative", scrive il New York Times. "E' il telefono più bello che si sia mai visto", giura Usa Today. Lodi anche dal Wall Street Journal, che lo descrive "come l'avanguardia dei computer portatili".

Ma cosa ci si può aspettare realisticamente dal nuovo oggetto del desiderio "made in Apple"? Il dispositivo è un ibrido, la convergenza, cioè, di tre oggetti solitamente distinti fra loro. E' un iPod video, un telefono cellulare quadriband (GSM EDGE) con connettività Wi-Fi e Bluetooth e dotato di fotocamera da 2 megapixel e un palmare di nuova concezione con sistema operativo derivato da Mac OS X.

Può scattare foto alla risoluzione di 2 megapixel, visualizzare film e suonare musica. E, soprattutto, può navigare in Internet e spedire e-mail come un computer 'vero'. Possiede uno schermo wide da 3,5 pollici multi-touch, che permette l'immissione di dati con il tocco delle dita. E' piccolo, sexy, elegante. Ma ha i suoi difetti. Non può girare video, e si affida a un protocollo di trasmissione - l'EDGE - che in molti reputano già sorpassato. Non brilla neanche come capacità: 4 o 8 gigabyte al massimo.

Ma le limitazioni non fermano i fan, che continuano ad ammassarsi davanti ai punti vendita. Dopotutto, non si sono fatti intimorire neanche dal price-point del prodotto, non proprio popolare: 499 dollari la versione base, 100 di più per avere il top della gamma. Ma, si sa, ogni rivoluzione ha il suo prezzo.


Origine: Repubblica

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