Il Componente Nazionale del Dipartimento Tematico "Tutela del Consumatore" di Italia dei Valori, Giovanni D'AGATA, rinnova l'invito agli enti deputati all'emissione di verbali ed ordinanze-ingiunzioni ad usare tutte le accortezze e le cautele nell'esame dei ricorsi.
Il 30 aprile scorso, lo Sportello dei Diritti" della Provincia di Lecce la cui delega è stata assegnata all'assessore Carlo MADARO, segnalava un clamoroso e a dir poco risibile caso di Pubblica Amministrazione poco attenta e superficiale.
La Prefettura di Lecce, infatti, aveva emesso un'ordinanza d'ingiunzione nei confronti di un cittadino sordomuto "reo" di non aver "sentito" l'alt della Polizia Municipale a bordo del proprio ciclomotore, nonostante l'utente della strada avesse proposto ricorso gerarchico al verbale di contestazione, allegando un certificato medico attestante tale invalidità.
Il cittadino, rivoltosi allo "Sportello dei Diritti" della Provincia di Lecce, proponeva ricorso contro l'ordinanza – ingiunzione innanzi al Giudice di Pace di Campi Salentina (Le), il quale ha accolto le motivazioni del ricorrente ed ha contestualmente annullato l'ordinanza d'ingiunzione.
Per questi motivi e poiché questo è solo l'ultimo caso d'ingiustizia e di scarsa attenzione della Pubblica Amministrazione, il Componente Nazionale del Dipartimento Tematico "Tutela del Consumatore" di Italia dei Valori, Giovanni D'AGATA, rinnova l'invito a tutti gli enti deputati all'emissione di sanzioni avverso il Codice della Strada, comprese le Prefetture, ad utilizzare tutte le cautele e la massima attenzione nei procedimenti sanzionatori, motivando correttamente ed esaurientemente i propri provvedimenti.
Non v'è dubbio, infatti, che vi è un concreto rischio che casi del genere contribuiscano ha creare allontanamento e sfiducia nel già logorato rapporto tra cittadino e Pubblica Amministrazione.
Lecce, 06 agosto 2007
Il Componente Nazionale del Dipartimento Tematico "Tutela del Consumatore"
Agata Giovanni <dagatagiovanni@virgilio.it
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