LE BANDIERE PARLANTI
FORSE MESSAGGIO PER IL SINDACO
Lo scorso anno, nella parte finale del lungomare nord, sul tetto di un esercizio stagionale, notammo per molto tempo issata una solitaria bandiera della Cina Popolare. Poi, forse per motivi di concorrenza commerciale la stessa fu ammainata. Quest’anno il nostro occhio è andato sul tetto di uno stabilimento balneare ubicato proprio all’opposto, sul lungomare Rodi. Altre bandiere: quella Palestinese (messa però capovolta rispetto a quella ufficiale), quella della Russia (anche questa non giusta pure nel posizionamento dei colori), quella dell’Italia, dell’Unione Europea, della Pace e della Confederazione Elvetica.A latere, strappata, ridotta a brandelli è esposta la bandiera degli U.S.A.: sembra evocare la disfatta del Generale Custer a Little Big Horn contro i Sioux.- Abbiamo immortalato tutto anche perché lo stabilimento in questione è gestito dalla famiglia del Presidente del Consiglio Comunale Antonio De Vincentiis, esponente di Rifondazione Comunista. Anche l’esercizio posto a nord, quello che esibiva la bandiera della Cina Popolare, è di stretta osservanza rifondarola.
Ma nelle bandiere poste sullo stabilimento balneare abbiamo letto alcuni messaggi, per la verità non troppo criptati, rivolti al sindaco di Giulianova. Della serie: “Ho aderito da italiano alla sinistra europea, ma ti ricordo che abbiamo radici comuni che vengono dalla Grande Madre Russia. Quindi non puoi essere neutrale come uno svizzero. Ti porgo i colori della pace e, nel caso non dovessi accettarli, ti prego di rivolgere lo sguardo alla bandiera a stelle e strisce, così ti renderai conto di come ti ridurremo……”.
Giulianova, lì 16 agosto 2007
Alfonso Aloisi
Libero Movimento Cittadino
“Poveri Giuliesi…!”
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