Latina, 27 agosto 2007 - La notte è più bello, si vive meglio, per chi fino alle cinque non conosce sbadiglio... Lorenzo Jovanotti esordiva così nel lontano 1989 e si presentava alla scena musicale con cappellino da rapper e curriculum da deejay. Riflessioni di un ventenne sulla vita notturna, forse un pò incoscienti e certamente in contrasto con le dure parole espresse da politici e oratori che negli ultimi giorni hanno puntato il dito contro le discoteche, star indiscusse della movida notturna.
Le statistiche purtroppo non fanno che confermare i dati terrificanti dei TG di questi giorni: gli incidenti stradali sono la prima causa di morte per i giovani tra i 15 e i 19 anni. Diventano la seconda per i bambini tra i 10 e i 15 anni e per gli uomini tra i 20 e i 25 anni. In Italia durante i week-end si registra sulle strade un morto ogni 75 minuti. Le vittime sono ogni anno oltre tremila e 20mila i disabili gravi ai quali si aggiungono 300mila feriti.
E dopo l'ultimo triste record 2007 delle stragi del sabato sera guadagnato dalla settimana di ferragosto appena trascorsa, con innumerevoli vittime della strada, per la maggior parte al di sotto dei 30 anni, si è riaccesa la polemica sul problema. Perché di problema, evidentemente, si tratta, grande ed allarmante, ma la questione è: sono davvero le discoteche ad essere la fonte dei bollettini di guerra della domenica o invece, come dice chi difende il popolo della notte, incidenti stradali, alcol e droga non sono così direttamente connessi con il divertimento by night? Sono le discoteche il demonio fonte di ogni male giovanile, o le ragioni vanno ricercate più a fondo?
Abbiamo girato la domanda a Giovanni Giulino, proprietario e gestore di una delle discoteche più frequentate di Latina e provincia, l'Ombelico.
Secondo lei, che lavora in quest�ambiente da oltre 10 anni, esiste un "problema discoteche" oppure tutto è riconducibile a un'amplificazione dei media sociali che, cercando di trovare la scappatoia più facile, si propongono di risolvere il problema ricercandolo nella fonte più scontata?
Gli incidenti stradali accadono sempre e hanno a che fare soprattutto con l�alta velocità, le strade spesso dissestate e anche con la percentuale di persone che si spostano durante il fine settimana, a maggior ragione in questa appena trascorsa. Si può abusare dell'alcol anche in una cena tra amici e oggi, più allarmante che mai, la notizia del forte consumo di droghe all�interno delle scuole. Con questo non voglio dire che i locali notturni non contribuiscano ad incrementare questi dati tragici, ma non vanno considerati come gli unici capri espiatori.
Quanto è responsabile la società in cui viviamo nel contribuire a tali record catastrofici?
Molte le cause degli incidenti sulle nostre strade. Tra le principali una certa incidenza è derivata anche dall'uso di droghe, di alcol e dall'inesperienza dei piloti. Anche il divertimento perciò, in una società spesso malata di eccessi sembra essere diventato un problema. Occorrono delle regole di comportamento e una maggiore comunicazione tra chi opera nel settore e il cliente, molto spesso giovani. Bisogna informare ed educare i ragazzi, e non solo nelle scuole, ma anche in altri posti da loro frequentati come, per esempio, le discoteche stesse. E� opportuno che cresca la collaborazione con tutti coloro che ruotano intorno ai giovani; in particolare mi riferisco alle strutture di informazione e controllo, vedi centri di informazione sull�uso di sostanze stupefacenti, di educazione civica, le forze dell�ordine. Con quest�ultime già proficuamente in passato si è collaborato, con l�intento primario e la sola volontà di informare e non sanzionare.
Ha parlato di regole: non pensa che in generale ci sia una mancanza dei cosiddetti valori e che anche le famiglie abbiano le loro colpe?
Sì, è vero. Prima i genitori dei gestori. Viviamo in un'epoca dove si ha paura a dare delle regole, perché si teme di perdere il rapporto con il figlio. Quando ero ragazzo c'era un patteggiamento con i miei genitori: se sgarravo mi toglievano la paghetta o la TV. Erano regole, semplici, ma regole. E sono servite.
E secondo lei da parte dei gestori dei locali si sta movendo qualcosa per migliorare l'entertainment notturno?
Da anni si parla della strada come di una trincea, da anni si cerca di porre rimedio, con scarsi risultati, ad un dramma senza fine. Ed è per sensibilizzare tutti che noi, come �l�Ombelico�, stiamo lavorando ad un nuovo format di locale da ballo. Non più una discoteca dove regna l�incomunicabilità, ma luogo di aggregazione, socializzazione, punto di incontro di giovani e anche meno giovani, che il sabato sera vengono per conoscersi e stare insieme, divertendosi. E credo che questa sia una tendenza generale, un percorso che molti nel mio settore stanno seguendo poiché i gusti e le mode sono cambiate.
Ciò non vuol dire che il ballo stia scomparendo: le piste rimangono affollate, ma si danza anche vicino ai bar, nei privè, attorno ai tavoli.
La discoteca non va condannata, ma anche questa ha bisogno di una sorta di codice etico: personale competente, drink di maggiore qualità e prevenzione degli eccessi. Perché sia di monito a chi va forte e a chi beve e di omaggio a chi, senza colpa, ha perso la sua vita sulla strada.
Per finire, una domanda sulla nostra città: con l'incremento della popolazione e quindi anche dei giovani, e con lo sviluppo dell'università, Latina sta cambiando. Questa mutazione è riscontrabile anche nel mondo della notte? E se sì, quanto è positiva?
Da qualche anno a questa parte effettivamente abbiamo assistito a Latina, ed in generale in tutta la Provincia, ad un proliferare di locali, eventi e manifestazioni legati anche alla vita notturna. Si è sviluppato, ad esempio, il rito dell�aperitivo �alla milanese�, è aumentato il numero di artisti e cantanti che aggiungono la nostra città alle date dei propri tour, e poi i concerti in Piazza del Popolo, i concorsi di bellezza, le pre-selezioni di Miss Italia� I giovani oggi non devono più necessariamente spostarsi a Roma o a Ostia per trascorrere un fine settimana piacevole, ma hanno alternative. E che l�alternativa sia la discoteca, il teatro, il pub o il centro culturale poco importa: l'obiettivo di toglierli dalla strada e di proporre un divertimento sano e per tutti i gusti, è raggiunto.
Ufficio stampa a cura di RED CARPET Realazioni Pubbliche
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