Il cinema senza mediatori

Apparso sul web poco meno di un anno fa, il sito del progetto The Role Player aveva immediatamente destato l’interesse di molte testate che si occupano di cinema o di spettacolo in genere. Tutto sembrava andare per il meglio, ma, come apprendo da una mail che ho ricevuto la settimana scorsa, il progetto per una produzione indipendente ha subìto una battuta d’arresto. Ecco il testo:

 

Salve,

ti scrivo per comunicarti cosa è successo durante gli ultimi mesi. In breve:

Inizio aprile 2007: siamo felici, il progetto procede bene. Molte visite, molte sottoscrizioni, ottima indicizzazione, ecc …

Fine aprile 2007: scopriamo che la struttura del sito non è in grado di supportare l’invio e la gestione dei contributi dei sottoscrittori … Qualcuno ci ha gabbato L. Decidiamo di rimettere mano al sito, impresa impossibile. Bisogna rifare tutto.

Primi maggio 2007: Non si sa chi, non si sa perché, non si sa come, ma il vecchio sito si blocca. Qualcuno si è introdotto sul server e ha messo le mani dove non doveva. Panico. Il sistemista brancola nel buio. 24 ore dopo, Ettore Belmondo, guidato da una mano divina, dato che di server ne capisce come di meccanica quantistica, cambia un parametro e il sito riprende a girare. Il sistemista grida al miracolo. Belmondo lo stiamo cercando ancora adesso …

Maggio: blocchiamo le sottoscrizioni. Il sito resta lì, come una vetrina, mentre si lavora al sito nuovo.

Giugno-Ottobre: Si prepara il nuovo sito, questa volta su piattaforma linux. Il risultato è online, sempre al vecchio indirizzo.

Dicembre: i test sono conclusi. Alcuni hacker, su nostro invito, hanno tentato di “sfondare” il sito, senza riuscirci.

Oggi: siamo pronti a ripartire.

Se puoi, visita il nuovo sito. E, se vuoi, aiutaci a diffondere il verbo.

 

Molti ritengono che il cinema italiano, e più in generale tutto ciò che prodotto in Italia finisce su uno schermo, risponda a logiche ben note, che lo rendono stantio, scontato e ingessato. Ciò in parte è vero. A volte però accade che qualcuno, particolarmente dotato di inventiva e creatività, accompagnate da un pizzico di follia, abbia un’idea dirompente.

Talmente dirompente da veder nascere subito, nel giro di pochi mesi, altri progetti simili. E mica creati da Pinco Pallino. No, signori miei: si parla di MySpace, Sony, Medusa, Nokia, Mikado. Tutto ciò non può che far piacere. Ma, come già hanno scritto, per una volta, siamo arrivati prima degli americani.

 

Ora la questione è: funzionerà?

 

Lo strumento è pronto. Sottoscrivendo il progetto si ha accesso all’area riservata, dove è possibile leggere e modificare la sceneggiatura, proporre la propria musica per la colonna sonora, partecipare alle selezioni per gli attori o tentare di diventare il montatore “ufficiale” sul set. Non basta? Volete di più? Bene, proponetevi come registi!

Se poi non volete partecipare attivamente proponendo la vostra arte… Beh, almeno toglietevi il gusto di votare i contributi.

 

Il bello di tutta questa faccenda è che non ci sono filtri o commissioni di sorta: sono i partecipanti al progetto a prendere le decisioni votando le “prove” dei sottoscrittori. Molto democratico. Bisogna seguire le regole, le linee-guida, certo. Ma, per il resto, c’è da sentirsi decisamente liberi. Inoltre, semmai il progetto dovesse arrivare sul set vero e proprio, tutti i sottoscrittori potranno seguire le riprese da casa, tramite webcam, continuando a interagire con lo staff tecnico e artistico.

 

Stanno creando il primo film davvero indipendente. Perché non dare una mano? Il primo film creato dal web vi sta aspettando!