Nasce l’indice Netics che testa la salute dell’ICT.
L’innovazione nostrana gode di buona salute? C’è un nuovo test per scoprirlo: si chiama IBET, a crearlo la NETICS.
L’Ibet misura in termini quantitativi la qualità dell’Ict delle Regioni, calcolato partendo da otto indicatori raggruppati in quattro macro-indicatori: Ict nelle famiglie e nella società, Ict nella PA, Infrastruttura e Industria e Servizi.
Spiega Paolo Colli Franzone, direttore generale di Netics: “Abbiamo ottenuto un valore per ogni regione che misura lo scostamento dal benessere tecnologico medio (pari a 0): se il valore è positivo l’ente ha una qualità superiore alla media, se negativo il benessere tecnologico scarseggia.”
Un’anteprima dei principali dati emersi è stata lo scorso lunedì 23 giugno a Roma in occasione della presentazione del Rapporto Netics 2008 su “La spesa ICT nelle Regioni e Province Autonome”.
I principali risultati
Ci sono regioni come la Lombardia (2,82) e il Veneto (0,83) dove gli interventi strutturali sono stati il larga misura finanziati da privati e dove ha meno senso un robusto intervento pubblico. Sono zone dove a un buon livello Ida corrisponde un buon livello Ibet. Ci sono poi regioni che come il Lazio hanno investito molto per la riduzione del digital divide, scelta che ha influito positivamente sull’Ibet. Anche in questo caso è il Sud a preoccupare: la Puglia e la Calabria hanno finanziato l’informatizzazione con fondi europei, ma non hanno ancora avviato piani di innovazione. Caso limite, la Basilicata che soffre di un gap oggettivo - il basso Ibet a 1.05 lo rileva - pur in presenza di forti investimenti pubblici. È auspicabile che questi impegni finanziari in previsione del 2008 innalzino l’indice.
Nelle Marche e in Umbria l’Ibet è sotto lo zero. Si tratta di zone ad avanzata di industrializzazione, dove le amministrazioni ancora non hanno reperito risorse ad hoc per l’IT.
I macro-indicatori scelti da Netics per il calcolo dell’IBeT® sono rappresentativi dei principali campi di utilizzo dell’ICT e misurano le abilità informatiche e/o le dotazioni materiali.
- ICT nelle famiglie e nella società :questa macro area sintetizza la disponibilità di mezzi tecnologici nelle famiglie(PC e Banda larga-Dati Istat) e le abilità informatiche (misurata in funzione della partecipazione a corsi informatici -Dati Istat).
- ICT nella Pubblica Amministrazione: rappresenta il numero di dipendenti della PA informatizzati (Dati Netics) e le loro abilità (in termini di partecipazione ai corsi di informatica-Dati Istat)
- Infrastruttura: valuta la copertura ADSL sia nella popolazione ché nei comuni (Dati Between)
- Industria e servizi: dimensione e numero di imprese che operano nel settore informatico (Dati Istat).
Le differenti colorazioni, nel grafico sopra rappresentato, evidenziano alcune peculiarità: i triangoli in verde rappresentano le Regioni dove gli interventi strutturali sono già in larghissima misura stati finanziati da privati e dove, quindi, “ha meno senso” un robusto intervento pubblico; i triangoli “a tre colori” (le due Province Autonome, Lazio e Piemonte) rappresentano aree dove coesistono zone “verdi” e zone a forte rischio di digital-divide, in presenza di robusti investimenti pubblici; i triangoli arancio chiaro rappresentano Regioni dove l’intervento pubblico è già stato rilevante in anni passati e si è quindi in presenza di un “rallentamento ragionato”; i triangoli rossi rappresentano le due Regioni (Puglia e Calabria) dove il grosso degli interventi strutturali pubblici (già finanziati prevalentemente con fondi europei) deve ancora essere affrontato.
Il triangolo blu (Basilicata) rappresenta una situazione di digital-divide “oggettivo” (dato dal basso IBeT®) pur in presenza di ingenti investimenti effettuati dal pubblico. E’ auspicabile che gli investimenti in previsione per il 2008 riescano a innalzare sensibilmente l’IBeT® anche in questa Regione.
Una considerazione particolare va fatta per le tre Regioni “arancio chiare” il cui IBeT® continua a rimanere sotto lo zero: si tratta, oltretutto, di Regioni del Centro dove il processo di industrializzazione è decisamente avanzato.
“E’ importante- afferma Paolo Colli Franzone- che queste Amministrazioni riescano a reperire risorse finanziarie destinate a nuovi investimenti infrastrutturali e ad azioni finalizzate alla promozione dell’utilizzo delle ICT da parte di cittadini e imprese”.
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RispondiEliminaJAVA CONSULTANT E DEVELOPER
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