" Gli Stati Uniti devono sottoscrivere solo l'accordo di Kyoto non ridiscutere o prepararne altri. Questo potrebbe anche sbloccare l'atteggiamento di alcuni governi come il nostro che hanno deciso di non rispettare gli accordi internazionali di riduzione delle emissioni". Così Mario Tozzi, geologo e Primo Ricercatore del Consiglio Nazionale delle Ricerche, commenta su Econews le proposte del nuovo presidente degli Stati Uniti sul clima. Alla proposta di riduzione delle emissioni dell' 80% entro il 2050, Tozzi chiarisce: " Questa è una proposizione senza senso perché quanto si parla di date così lontane tutto può succedere, cerchiamo di ridurle del 10% nei prossimi 2 anni, questo ha molto più senso, dell'80% entro il 2050 chi vivrà vedrà. Sono obiettivi che sembrano ambiziosi ma sono irrealizzabili".
Alla domanda, la convince il mix energetico proposto da Obama o è troppo generico: " Gli Stati Uniti hanno la metà di energia procurata come 100 anni fa con il carbone. La proposta di Obama è sensata coniugando il rinnovo del parco delle energie rinnovabili con il nucleare che gli Stati Uniti hanno e usano, ma c'è un punto: bisogna ridurre i consumi energetici. I cittadini degli Stati Uniti devono rinegoziare il loro stile di vita, forse questo non riuscirà a farlo nessun Presidente".
Il no italiano potrebbe cambiare con la nuova posizione degli Stati Uniti? Tozzi risponde: " Spero l'Italia si allinei con gli Stati Uniti. La posizione del nostro paese è sbagliata non solo per i conti ma è anche suicida. Le alluvioni di questi giorni spiegano che si spendono più soldi per affrontare le emergenze di quanto se ne guadagnano rinegoziando gli accordi internazionali".
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