APPELLO SUL SITO WWF PER LE CASE SALVA-CLIMA
WWF: BENE L'EMEDAMENTO PROPOSTO DA MINAMBIENTE SUL BONUS 55%, IL GOVERNO CONGELI SUBITO GLI EFFETTI DELLA NORMA
Abbattiamo le barriere all'efficienza energetica: burocratiche, finanziarie e culturali
Prendendo atto dell'emendamento presentato dal Ministero dell'Ambiente che propone la cancellazione della norma contenuta del decreto ''anticrisi'', con la quale si voleva modificare la detraibilita' fiscale degli interventi di riqualificazione energetica del patrimonio edilizio, il WWF chiede che ancora prima della conversione in legge, sia al più presto congelata, con dichiarazioni univoche e chiare, la norma attualmente vigente del decreto legge anticrisi che le ha praticamente cancellate, introducendo una procedura bizantina.
A fianco del WWF Italia in questo importante appello si sono schierati i partner della campagna Generazione Clima: CNA, Cremonesi Consulenze, Domotecnica, EscoItalia, UNAI, ANACI, Andil.
Aspettiamo di conoscere la modifica proposta dal Governo, ma il decreto sta rischiando di obbligare a novembre decine di migliaia di famiglie, ma anche scuole, università a sprecare più soldi ed energia, con ricadute gravi sull'economia e sull'ambiente.
Attualmente il provvedimento rende impraticabile la detrazione di imposta lorda del 55% per le spese sostenute per la riqualificazione energetica degli edifici privati. Secondo il testo vigente non basterà la documentazione nella denuncia dei redditi, come stabilisce la Legge Finanziaria 2007, ma i cittadini e gli istituti scolastici ed universitari dovranno presentare un'istanza alle Agenzia delle entrate che potrà respingere la domanda anche solo non dando risposta entro il termine di 30 giorni. I fondi stanziati dal Governo per ora sono limitati e ci si augura che con la cancellazione della norma anti-clima ci sia l'occasione si aumentino le risorse economiche stanziate per lo sviluppo dell'efficienza energetica invece che diminuirle, nell'interesse del paese e dei singoli cittadini a consumare di meno.
Il mondo dell'impresa, i cittadini, le associazioni tutte si sono fatte sentire in questi giorni, vista l'assurdità del provvedimento cosiddetto anti-crisi del Governo del momento che andava in aperto contrasto rispetto alle indicazioni dell'Unione Europea, al percorso che si sta tracciando al livello internazionale sulla riduzione di gas serra anche attraverso l'
efficienza energetica e soprattutto rispetto alla richiesta massiccia di sostegno all'efficienza proveniente dall'economia reale. Le proteste e le testimonianze dell'economia 'reale' a favore del superamento di ogni barriera all'efficienza energetica, a partire dalla norma contenuta nel decreto salva-crisi da domani verranno raccolte sul sito del WWF.
"Ora occorre abbattere tutte le altre barriere che ostacolano lo sviluppo di questa forma di energia 'nascosta' nelle case, nei condomini, nelle aziende e che attende solo di essere promossa e incentivata. Come è emerso nello studio condotto da WWF e Politecnico di Milano ad impedire agli italiani di scegliere l'efficienza energetica e le tecnologie rinnovabili per le loro case sono stati finora la disinformazione, l'esistenza di troppe regole complesse e difficili da rispettare e una burocrazia faticosa.
Insieme al WWF è nata da tempo una "GenerAzione Clima", composta da enti locali, aziende, cittadini che testimonia la presenza di un'economia reale in moto sull'efficienza energetica.
Roma 3 dicembre 2008
WWF Italia
Ufficio stampa
06.84497377 – 265 – 213
SCHEDA
LE PROPOSTE DEL WWF PER ABBATTERE LE 'BARRIERE' ALL'EFFICIENZA ENERGETICA
Dalla ricerca svolta dal WWF insieme al Politecnico di Milano emergono almeno tre aree di intervento prioritario per il superamento delle barriere più ostiche nella penetrazione dell'efficienza energetica:
1) Snellire la burocrazia: Normativa, certificazione, standard minimi: serve una normativa semplice ed efficace; una Certificazione energetica obbligatoria con diagnosi degli interventi necessari; standard minimi di efficienza per tutte le abitazioni del paese; un piano nazionale per l'
efficienza energetica nell'amministrazione pubblica che coinvolga le amministrazioni locali nell'abbattimento delle barriere all'efficienza (di cui, in parte, si scoprirebbero responsabili).
2) Un questione di soldi: Finanza e incentivi: occorre definire un sistema di regole e incentivi definiti nel lungo periodo (10 anni) perché sia chiaro che gli aiuti pubblici sono transitori e aiutano i cittadini a mettersi in regola con disposizioni normative vincolanti che verranno introdotte al termine del periodo di incentivazione; abolire l'incentivazione fiscale del 36% per le ristrutturazioni edili, che si contrappone a quella del 55% per gli interventi di messa in efficienza; riformare i livelli dell'ICI nelle abitazioni in affitto in base allo standard energetico certificato; rafforzare il ruolo delle Esco ancora poco valorizzate nel quadro della normativa.
3) Buon senso e determinazione: a questi macro-interventi si deve affiancare un efficace lavoro di informazione dei cittadini e formazione dei tecnici, nonché una seria attività di monitoraggio e verifica degli standard richiesti, a partire da semplici prescrizioni, la presenza di energy manager nei condomini più grandi, Va recuperata la validità del contratto servizio energia anche con l'installazione della contabilizzazione obbligatoria del calore negli impianti centralizzati e nelle singole abitazioni; va ricostruito il ruolo dell'Amministratore di condominio, ed in modo particolare dell'amministratore professionista, introducendo un meccanismo che premi i miglioramenti nell'efficienza. Va spezzato il nesso tra la convenienza dei fornitori a vendere più combustibile, l'indifferenza dell'amministrazione, la difficoltà di intervento dei condomini che pagano la bolletta.
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Francesca Mapelli
WWF Italia ONLUS - Ufficio Stampa
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