CONVEGNO/DIBATTITO
"PROPOSTE PER ROMA"
TERRITORIO - QUALITA' DELLA VITA – SVILUPPO SOSTENIBILE
Sala della Protomoteca del Campidoglio
Sabato 14 Marzo 2009 - ore 9,30/13,30
"La società civile richiede il bilancio sociale"
E' utopistico sperare che una S.p.A. possa adottare tecnologie innovative in grado di abbattere i costi dei servizi offerti alla cittadinanza ma, con tale azione, ridurre il suo fatturato? Questa è una delle domande/sfida che verranno poste in occasione del Convegno/dibattito "Proposte per Roma".
La società civile, rappresentata in questo contesto da 46 Associazioni, avanza proposte per migliorare la qualità dei servizi e ridurre i costi a carico della cittadinanza.
Le società partecipate dalla Pubblica Amministrazione che erogano tali servizi sapranno raccogliere questa sfida?
Acqua, luce, nettezza urbana, trasporti e mobilità questi i temi affrontati dai relatori del convegno che sollecitano la classe politica cittadina non solo ad annunciare, magari in occasione delle tornate elettorali, una maggiore vicinanza alla società civile ma ad aprire una reale stagione di attenzione e confronto con coloro che operano fattivamente sul territorio.
"Il modello sociale fin qui seguito è in crisi perché la società in cui viviamo è diversa e, anche in virtù della longevità di massa, le amministrazioni sono sollecitate dai bisogni crescenti dei cittadini – ha dichiarato il Prof. Emilio Mortilla, Presidente di Ageing Society –Osservatorio Terza Età, moderatore del dibattito – è necessaria una nuova alleanza tra politica, società, pubbliche amministrazioni e le aziende dalle stesse partecipate che debbono presentare alla collettività il loro "bilancio sociale".
"La burocrazia, nemica dei cittadini e delle imprese, deve tornare ad essere al servizio della collettività, rispondendo ai bisogni in modo puntuale e non conflittuale; i responsabili devono rispondere della loro inefficienze e non far subire ai cittadini violenze psicologiche e fisiche quale quelle che i romani stanno subendo da parte della Equitalia-Gerit con l'invio di ordinanze di sequestro di autoveicoli o di pignoramenti a fronte di cartelle di multe, magari emesse oltre 10 anni fa, che i cittadini hanno già pagato e di cui non sono in grado di documentare più l'avvenuto pagamento. La mancata comunicazione, da parte del Comune, dell'avvenuto pagamento o della sospensione giudiziale a tale organismo di riscossione di tributi, costringe i cittadini, soprattutto anziani ed incapienti, ad estenuanti percorsi volti al riconoscimento dei loro diritti che si concludono con il fatidico: "intanto paga e poi ne parliamo. In tempo di crisi economica non è questa la risposta che un'amministrazione vicina ad i cittadini deve dare".
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