Milano - Evasione su oli e lubrificanti dai paesi dell'est. La Guardia di Finanza di Milano ha arrestato sette persone nell'ambito di un'inchiesta su prodotti petroliferi commercializzati illecitamente, con un'evasione complessiva nel settore delle imposte di consumo di circa 1,2 milioni di euro. E' quanto affermano le Fiamme gialle in una nota diffusa oggi in cui si precisa che grazie al sistema gli acquirenti dei lubrificanti ottenevano i prodotti a un prezzo più basso, migliorando la loro competitività sul mercato.
Agli arrestati -- quattro in carcere e tre ai domiciliari -- viene contestato il reato di associazione a delinquere finalizzata alla sottrazione di oli lubrificanti all'accertamento e al pagamento delle imposte di consumo. L'inchiesta ha portato anche alla denuncia di 27 tra trasportatori e imprenditori. "L'organizzazione utilizzava alcune società 'cartiere' con sede nel nord-Italia quali finti acquirenti dei prodotti petroliferi provenienti da Stati comunitari. Queste imprese, prive di organizzazione e mezzi, concentravano su di sé i debiti d'imposta, che poi non pagavano. I veri e originari acquirenti dei lubrificanti ottenevano, in tal modo, i prodotti a un prezzo più basso, migliorando la loro competitività sul mercato. L'olio lubrificante, oltre un milione e mezzo di chili commercializzato illecitamente dal novembre 2008 al dicembre 2009, proveniva dalla Spagna, dall'Ungheria e dalla Repubblica Slovacca. Nell'inchiesta, sono ancora in corso circa 30 perquisizioni tra Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna e Campania. (09.02.11) (Reuters)
Agli arrestati -- quattro in carcere e tre ai domiciliari -- viene contestato il reato di associazione a delinquere finalizzata alla sottrazione di oli lubrificanti all'accertamento e al pagamento delle imposte di consumo. L'inchiesta ha portato anche alla denuncia di 27 tra trasportatori e imprenditori. "L'organizzazione utilizzava alcune società 'cartiere' con sede nel nord-Italia quali finti acquirenti dei prodotti petroliferi provenienti da Stati comunitari. Queste imprese, prive di organizzazione e mezzi, concentravano su di sé i debiti d'imposta, che poi non pagavano. I veri e originari acquirenti dei lubrificanti ottenevano, in tal modo, i prodotti a un prezzo più basso, migliorando la loro competitività sul mercato. L'olio lubrificante, oltre un milione e mezzo di chili commercializzato illecitamente dal novembre 2008 al dicembre 2009, proveniva dalla Spagna, dall'Ungheria e dalla Repubblica Slovacca. Nell'inchiesta, sono ancora in corso circa 30 perquisizioni tra Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna e Campania. (09.02.11) (Reuters)
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