Fabrizio Palenzona, Aeroporti di Roma, scalo di Roma Fiumicino cresce a ritmo record
L'aeroporto di Roma Fiumicino è cresciuto negli ultimi 5 anni più velocemente di ogni altro hub europeo, ad eccezione solo di Madrid, con un +7,6 milioni di passeggeri. Aeroporti di medie dimensioni come Bergamo e Bologna rientrano nella top 20 di questa stessa categoria, con rispettivamente +3,3 milioni e +1,8 milioni di passeggeri. Anche il ranking dei primi venti aeroporti per tassi di crescita del traffico passeggeri nel periodo 2005-10 "parla italiano", con ben undici aeroporti, tra cui Trapani, Bari, Brindisi, Parma, Perugia e Pisa, della nostra Penisola.
Il primo quadrimestre del 2011 conferma questo trend con un incremento del 10,4%, nonostante fattori macroeconomici, come ad esempio la debole crescita economica e il forte aumento del costo del petrolio, costituiranno elementi frenanti. E' quanto emerso dal convegno Iccsai "Gli Aeroporti alla prova dei nuovi modelli di business nel trasporto aereo", tenuto a Bologna in occasione della presentazione del Fact Book Iccsai 2011.
Nel corso della conferenza il segretario generale di Assaeroporti, Stefano Baronci ha dichiarato: "Le cifre del Fact Book dimostrano che il trasporto aereo e il comparto aeroportuale sono più che mai vivi e in promettente evoluzione. L'Italia cresce a livello di traffico più velocemente degli altri Stati Europei (+7%), innanzitutto con l'aeroporto internazionale Leonardo da Vinci e l'aeroporto di Milano Malpensa, rispettivamente con un +7,5% e un +8% nonostante il dehubbing Alitalia sullo scalo milanese. Notevole sviluppo hanno avuto altri aeroporti medi italiani come Venezia, che a livello di sistema aeroportuale (Venezia e Treviso) ha superato i 9 milioni, e Catania con un + 6,5%". "Questa spinta positiva - ha aggiunto Baronci - responsabilizza ancor di più che in passato tanto gli operatori del settore quanto le parti istituzionali.
Gli operatori sono chiamati a una difficile ma necessaria fase di adattamento a una domanda crescente e diversificata cui potranno rispondere esclusivamente attraverso investimenti infrastrutturali, mentre le istituzioni dovranno fornire ai gestori aeroportuali gli strumenti necessari per consentire gli investimenti pubblici ed attrarre capitali privati, a cominciare dall'improcrastinabile adeguamento tariffario unitamente alla definizione di un quadro normativo certo e semplificato con un regolatore autonomo e indipendente".
FONTE: Virgilio Notizie
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