CORRUZIONE: DELRIO (ANCI), COMUNI DEVONO GIA' RISPETTARE NORME SEVERE CHE ALTRI LIVELLI ISTITUZIONALI NON HANNO
Presidente Associazione dei Comuni scrive a ministri Severino, Cancellieri e Patroni Griffi
''Arrivare rapidamente in Parlamento all'estensione a tutti gli organi di governo e a chi ricopre cariche istituzionali, a diverso titolo, di una disciplina rigorosa a tutela delle Istituzioni del Paese''. E' questo l'auspicio espresso dal Presidente dell'ANCI, Graziano Delrio in una lettera inviata ai Ministri della Giustizia, Paola Severino, dell'Interno Anna Maria Cancellieri e della Pubblica Amministrazione Filippo Patroni Griffi in riferimento all'emendamento che dovrebbe essere presentato al Ddl Alfano che prevede lo 'scioglimento' dei Comuni che non adottano in tempo i piani anticorruzione..
Dopo aver evidenziato agli esponenti del Governo come ''l'attenzione e l'impegno dell'Associazione su tutti i versanti legati al contrasto alla corruzione e alla promozione della legalita' e' massimo e costante nel tempo, da sempre'' Delrio sottolinea che ''su temi cosi' rilevanti per la vita istituzionale e per lo sviluppo economico del Paese e dei territori, e' necessario intervenire sia con la massima determinazione che con altrettanta precisione, chiarezza e verita' nella ricostruzione del quadro normativo vigente, che si intende modificare e rafforzare, nonche' nella valutazione delle iniziative e dell'attivita' che i livelli di governo e chi li rappresenta ha posto in essere negli anni''.
''Ritengo sia giusto tenere in considerazione e attenta valutazione – scrive il Presidente dell'ANCI - i processi e le iniziative che il complesso e differenziato sistema delle Amministrazioni pubbliche ha posto in essere su questi temi. Mi permetto di dire che in via di prassi, i Comuni hanno attivato numerosi strumenti di auto regolazione finalizzati a contrastare e prevenire i fenomeni corruttivi e di sostegno e inseminazione della cultura della legalita''.
''Sono numerosissime le realta' comunali che hanno adottato codici etici e di condotta, inoltre – sottolinea - l'attivita' istituzionale ed amministrativa dei Comuni e' regolata da un quadro normativo di dettaglio che le altre Amministrazioni o livelli di governo , ne' statali, ne' regionali hanno. Il controllo sulla gestione amministrativa, economica e finanziaria dei Comuni e' capillare e per certi aspetti paralizzante, con un fiorire di norme, spesso di dubbia interpretazione, che assegnano a soggetti diversi compiti in alcuni casi eguali o simili''.
Da qui l'auspicio dell'ANCI di un estensione della disciplina perche' ''spesso l'illegalita' e la devianza si insinuano proprio nella confusione normativa'' e sarebbe quindi giusto ''che il provvedimento in discussione ricostruisca l'intera materia e i relativi obblighi e adempimenti, oltre che a rafforzarli''.
Roma, 23 marzo 2012
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