Roma, 2 Aprile 2012. Sempre piu' insofferenza nei confronti dei servizi giornalistici dei telegiornali. Non se ne puo' piu'. La sequela di dichiarazioni dei politici che vanno per la maggiore ha raggiunto e superato il livello di guardia. Sempre piu' si cambia canale quando uno dei rappresentanti istituzionali dichiara qualcosa, che spesso e' del tipo: l'acqua scorre quando scorre, il cielo e' azzurro quando e' azzurro, ecc. La ripartizione dei tempi attribuita a questo o quel partito non ha senso. Se qualcuno ha qualcosa da dichiarare ben venga ma gli sproloqui o le ovvieta' sono il pane comune ai nostri politici. I direttori dei telegiornali dovrebbero selezionare le notizie, invece, sono solo attenti al bilancino dei tempi di presenza dai quali vengono escluse alcune formazioni politiche. Ovvio che, se la RAI e' lottizzata, poco si puo' fare anche se un minimo di professionalita' dovrebbe indurre a cercare le notizie invece che a registrare le dichiarazioni. Invece di proporre nuovi dirigenti perche' non si fa un servizio al cittadino? Per esempio vendere la RAI e abolire il canone televisivo.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc
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