Come ogni anno, la cerimonia è stata l'occasione per le istituzioni bancarie (fondazioni e ABI) per lamentarsi delle norme che non gli piacciono e chiedere cambiamenti.
Anche quest'anno, neppur un minimo di autocritica.
Da anni, ormai, le banche –anche quelle italiane– fanno la maggior parte degli utili attraverso le commissioni, in particolare quelle legate ai prodotti finanziari che servono a distruggere i risparmi degli italiani. Proprio l'esatto contrario di quello che, a parole, le istituzioni finanziarie dicono di voler fare! Ogni anno, vengono distrutti circa 20 miliardi di risparmi degli italiani attraverso costi inutili applicati sui loro risparmi. Una "tassa" impropria che paghiamo ogni anno ad un sistema finanziario inefficiente e dannoso per il sistema.
Eppure il modo per tutelare seriamente gli investitori esisterebbe. Bisognerebbe superare l'impostazione attuale della normativa basa sul concetto di "disclousure", ovvero sul fornire una miriade di informazioni che solitamente non vengono mai lette perché gli investitori ritengono di non capirci niente- e passare al concetto di "prodotto standard", garantito dall'autorità di vigilanza in base ad una casista prestabilita di obiettivi d'investimento. In questo modo le banche non potrebbero proporre agli investitori dei prodotti del tutto inutili che esistono solo grazie all'ignoranza dei clienti. Ne abbiamo discusso più diffusamente nell'ultimo editoriale del canale web "Aduc Investire Informati": http://investire.aduc.it/editoriale/riforma+radicale+vera+tutela+risparmio_21720.php
Alessandro Pedone, responsabile Aduc Tutela del risparmio
Associazione per i diritti degli utenti e consumatori
Nessun commento:
Posta un commento