Trasparenza, responsabilità e partecipazione nella gestione dell'acqua: il Gruppo CAP è stato scelto come best practice a Bruxelles e lunedì scorso ha presentato alle Direzioni generali Ambiente e Mercato Interno, presso la sede della Commissione Europea, le iniziative messe in atto per rendere sempre più trasparenti le informazioni e per far crescere in questo modo la fiducia dei consumatori.
"Partecipazione e trasparenza ci permettono di illustrare il legame tra ogni euro investito e il miglioramento in termini di qualità dell'acqua e condizioni ambientali – ha spiegato il direttore generale Michele Falcone durante il suo intervento -. L'aumento di collaborazione, trasparenza ed efficienza stimolano nei cittadini la consapevolezza dell'attività sostenuta con il pagamento della tariffa idrica. Non a caso in questo periodo è anche aumentato l'indice di soddisfazione dei clienti nei confronti dei nostri servizi".
L'intervento di CAP è stato richiesto nell'ambito del "dialogo con gli stakeholder", l'appuntamento in tema di trasparenza e benchmarking nel servizio idrico promosso dalle due Direzioni Generali Ambiente e Mercato Interno per dare seguito all'Iniziativa dei Cittadini Europei "Right2Water", che aveva portato alla raccolta di oltre 1 milione e 600mila firme in 26 Stati, sulla questione del diritto all'acqua e delle modalità di gestione del servizio.
Tra i progetti presentati dal Gruppo CAP spiccano la Carta per l'Acqua, il WebGIS e il Protocollo di Legalità.
La Carta per l'Acqua è stata costruita e sottoscritta con i Comuni della Città Metropolitana e con Legambiente, il Comitato italiano per un contratto mondiale per l'acqua e altre associazioni locali. Con questo protocollo innovativo, CAP è impegnata ad aggiornare ogni anno sul proprio sito in modo semplice, chiaro, trasparente e comprensibile tutti i dati relativi alla quantità e qualità dell'acqua distribuita nei Comuni. Un impegno preciso con gli stakeholder, che è stato segnalato come best practice dall'OCSE nel recente studio "Stakeholder engagement for inclusive water governance".
Sempre sul fronte dell'innovazione per la trasparenza, grazie al WebGIS il Gruppo CAP mette on line tutti i dati per illustrare come, dove e quando viene investito il ricavato delle tariffe idriche: per esempio, si evidenzia che oggi l'azienda ha una media di 100 cantieri attivi ogni giorno, per un investimento quotidiano di circa 200mila euro.
Infine il Protocollo di Legalità, firmato con la Prefettura di Milano, prevede l'utilizzo di un'apposita piattaforma informatica che raccoglie tutte le informazioni relative ai cantieri e all'intera filiera delle imprese coinvolte. Si tratta di uno strumento innovativo, che consente uno screening preventivo e agevola il monitoraggio sui cantieri da parte delle Forze di Polizia. Anche per questo al Gruppo CAP sono state assegnate tre stellette (il punteggio massimo) nel Rating di Legalità, assegnato dall'Antitrust con la collaborazione dell'Authority Anticorruzione.
Gruppo CAP
Il Gruppo CAP è una realtà industriale che gestisce il servizio idrico integrato in provincia di Milano, Monza e Brianza, Pavia, Varese, Como secondo il modello in house providing, cioè garantendo il controllo pubblico degli enti soci nel rispetto dei principi di trasparenza, responsabilità e partecipazione. Attraverso un know how ultradecennale e le competenze del proprio personale coniuga la natura pubblica della risorsa idrica e della sua gestione con un'organizzazione manageriale del servizio idrico in grado di realizzare investimenti sul territorio e di accrescere la conoscenza attraverso strumenti informatici. Gestore unico della provincia di Milano per dimensione e patrimonio il Gruppo CAP si pone tra le più importanti monoutility nel panorama nazionale.
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